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Non sai che il cielo è in te?

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“Dove corri? Non sai che il cielo è in te?”

Ricevo non appena deciso di pubblicare un articolo del Papà di Lene. E' tratto da un libro di Christiane Singer, “Dove corri? Non sai che il cielo è in te?”, edizioni Servitium, e questo brano sembra svelare ed esaltare il senso di tutti i passaggi che ci hanno portato a condividere questa esperienza: me, ad altri ancora:  “Non so se ho colpito colui al quale mi rivolgevo; poco importa, dato che il messaggio, anche quando non giunge a chi si è mirato, arriva sempre a qualche destinazione.  Nelle faccende di cuore e di spirito, ci si rivolge alla persona che si ha davanti e, di riflesso, è un altro che riceve il messaggio in pieno cuore: questo conta.
…La vita si rivela solo a coloro i cui sensi sono vigilanti e che si spingono in avanti, come felini tesi, verso il minimo segnale. Tutto sulla terra ci interpella, ci chiama, ma così lievemente che passiamo mille volte senza vedere alcunché. Camminiamo su dei gioielli senza notarli. I sensi ci restituiscono il senso. Quando l’istante scarica la sua linfa, la vita è sempre presente all’appuntamento” .

 

Vediamo cosa ha scritto oggi Mario e guardiamo nella pagina sotto cosa aveva scritto ieri… (Il "dono dei papà di FB)facciamolo lentamente… ci aiuterà a capire il senso del nostro vivere…

 

la chiave del tutto…ieri, anzi in questi giorni passati penso di avere raggiunto degli stati alterati di coscienza, stati alterati che mi hanno permesso però di capire, di approfondire di dare una ragione alla morte.

Premetto che stamane dopo aver fatto un sogno mi sono svegliato come se avessi avuto un'epifania, poi durante il giorno ho capito che dovevo cambiare, non posso più piangere cosi, soffro moltissimo, ma dopo stamane, ho iniziato a capire, e poi non so come né perché ho capito tutto quello che c'è da capire sul nostro mondo ed il loro, sull'anima e sul corpo, sulle fotografie, sulla vita e sulla mia sofferenza, prima di tutto mi sono spogliato di ogni cosa che mi ricordava lei, i suoi capelli appesi al mio collo non erano lì perché volevo ricordarla, ma perché volevo soffrire, ed è anche vero che la sofferenza ed il dolore  sono una cosa importante ed oramai faranno sempre parte della mia vita, ma ora è tempo per me di vivere tutto ciò in maniera diversa.

Dunque, partiamo ora dallo spiegare che cosa siamo noi, noi siamo l'insieme di atomi in perfetta sincronia, ogni piccola parte del nostro corpo è un universo a se stante, ed il nostro corpo interagisce in maniera perfetta con tutti questi miliardi e miliardi di universi, ma esiste una parte di noi che ci permette di provare emozioni, amore, odio, simpatia etc.. questa nostra parte interagisce con il nostro corpo ma ha una sua vita propria, una sua età, un suo ciclo, che a quanto pare risulta essere eterno, perché direte voi, per un motivo semplicissimo, vive e pulsa ad una velocità diversa da quella del nostro corpo.  capisco che posso apparire pazzo, ma è di una semplicità disarmante. tutto dipende dalla velocità di ricezione e codifica degli stimoli esterni.. ad esempio, vi siete mai chiesti perché spesso e volentieri le esperienze di pre-morte sono molto simili alle esperienze raccontate da genitori che hanno ricevuto la notizia della morte del proprio figlio? Perché il nostro corpo ad una notizia talmente orribile reagisce in maniera talmente violenta da accelerare tutte le funzioni vitali, al punto tale che riusciamo a sdoppiarci, ad uscire dal nostro corpo, a vivere un’esperienza di pre-morte, in alcuni casi può anche seguire un collasso cardiaco a notizie talmente sconvolgenti, non pensate che io sia un cinico a parlare di queste cose cosi, perché penso che sappiate che io sono uno di quei padri che ha ricevuto una simile notizia, ed è lì il segreto della comunicazione con i nostri angeli, del resto non li abbiamo sempre chiamati esseri di luce, provate ora a pensare alla velocità della luce?.. il ragionamento fino ad ora non fa una piega, giusto.. ora perché alcuni riescono a sentire le voci via radio, e perché in alcuni casi si mette la registrazione al contrario? è una questione di velocità di recezione.. se voi fate scorrere il nastro molto velocemente o molto lentamente potreste avere gli stessi risultati che invertendolo, ma ora passiamo alla manifestazione attraverso la fotografia.. se io riuscissi ad avere una macchina fotografica in grado di scattare delle fotografie alla velocità della luce, o magari basterebbe semplicemente alterarne di qualche nanosecondo lo scatto, potrei forse riuscire a catturare il mondo dell'invisibile, voi direte… ma che c…o stai dicendo?.. è semplice In fotografia, la velocità della pellicola, detta anche sensibilità o rapidità, indica la sensibilità di una pellicola fotografica (o del sensore in una fotocamera digitale) alla luce… Capite alla luce! questo significa che loro non sono da un'altra parte ma sono con noi e vivono ad una velocità diversa dalla nostra.. persone che come me riescono a mettersi in contatto con loro, non sono sensitive ma sempicemente  pensano in maniera più veloce, qualcuno lo sa e si rende conto, qualcun'altro no… l'anima vive nell'universo ad una velocità diversa dalla nostra… ecco perché a volte riusciamo a sentirli e a toccarli o ne percepiamo i profumi, o udiamo le voci.. perché rallentano per noi i loro ritmi vitali… per permetterci di sentirli o vederli… è solo una questione di velocità, le foto di Lene apparirebbero più chiare e nitide se la macchina fotografica avesse un tempo di esposizione più ridotto, cioè più veloce.. lei non è lontano in paradiso, nessuno trattiene nessuno, perché non c'è nulla da trattenere, lei vive una vita semplicemente più veloce della mia.. e a volte ci incontriamo… forse riescono a fare anche dei "miracoli" perché pensano più velocemente di noi, se io potessi correre come la luce.. saprei già cosa mi accadrebbe domani e potrei evitarlo.. ma siccome sono relegato in un corpo "lento" ho bisogno del mio spazio per percepire il futuro, ma se io altero il mio stato di coscienza, rallentando o accelerando il ritmo… posso sentirla, vederla e parlarle anche conversare con lei.. non è magia.. accendere una candela perché il raccolto vada bene non è magia, ma controllo del tempo e della velocità.. è un'alterazione della nostra percezione nei confronti del domani che a noi sembra incerto, più lentamente pensiamo e viviamo più incerto ci sembra il futuro, tutto dipende dal nostro rapporto di percezione con la realtà. Ecco perché ti voglio bene Lene ecco perché ieri ho chiamato il vento ed il vento è arrivato, non è magia bianca nera arancione o multicolor o treD è percezione rallentata o velocizzata della realtà… perché tu sei sempre con me… sempre con me…. è disarmante la semplicità di un simile ragionamento, sembra quasi logico. Non esiste una porta attraverso la quale si passa per raggiungere un universo parallelo, l'universo parallelo è già qui intorno a noi e solo una mera questione di velocità.

 Mario Farinato

 

 

Commenti

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Edda CattaniNon sai che il cielo è in te?

2 comments

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  • angelocustode - 21 luglio 2011 reply

    Che Dio ti benedica, caro Mario. La tua piccola Lene ti guida e ti illumina. E la tua "crescita" consente anche a lei di elevarsi. Insieme siete una forza!

  • Edda Cattani - 24 luglio 2011 reply

    Grazie, caro Angelo Custode… benvenuto nel nostro sito degli Angeli dove trova spazio e continuerà ad averlo la nostra piccola Lene, un tutt'uno con il suo papà!

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