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Un Progetto e Musica per Lulù

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Niccolò Fabi, folla di amici e fan
al concerto per ricordare "Lulù"

 

Quando si tratta di 'BIMBI' noi ci siamo sempre, anche quando purtroppo la notizia è di quelle che non si vorrebbero mai dare.


La piccola Lulù, figlia del cantautore Nicolò Fabi, è volata via lo scorso venerdì. Una meningite fulminante. Aveva due anni.

Sulla sua pagina di Facebook Nicolò ha cercato di sfogare e condividere un po' del suo dolore.

 

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Centinaia di persone, con le coperte, i termos e i bambini, partecipano all'evento organizzato dall'artista nel giorno in cui sua figlia avrebbe compiuto due anni. Sul palco Jovanotti, Elisa, Silvestri e tanti altri: "Un'emozione incredibile"

 

MAZZANO ROMANO (Roma) –(di Katia Riccardi) Il logo sulla maglietta è un arcobaleno, un bersaglio pieno di colori. Le persone sono arrivate a centinaia, sotto il sole, dalle tre del pomeriggio: qui a Mazzano, alle porte di Roma, hanno portato borse termiche, i bambini, felpe per la sera, coperte per la notte. Sono pronte a passare la giornata davanti al palco tra le giostre, i palloncini, lo zucchero filato e la musica. Camminano tra gli alberi, si sdraiano sul prato per ascoltare la musica. Hanno risposto all'invito di Niccolò Fabi per festeggiare il compleanno della piccola Lulù, la figlia dell'artista scomparsa poco meno di due mesi fa e che oggi avrebbe compiuto due anni.

Dietro il palco, che è stato montato in tre giorni da tutti gli amici che Fabi è riuscito a riunire intorno a sé, si aggirano gli artisti. Non c'è nessuna telecamera, non entra nessun fotografo perché l'evento, come l'ha voluto Fabi, è nato per essere una festa senza trucco, una festa di compleanno gratuita in cui offerte libere serviranno a costruire un ospedale pediatrico in Angola.

Non c'è una scaletta definita: "Ancora non ho deciso che brano suonerò", spiega Samuele Bersani, "Jovanotti mi ha consigliato di suonare "Chicco e Spillo", perché dice che è un pezzo allegro e l'atmosfera di questa giornata è bella, calda, di gioia". Poi suonerà "Giudizi universali". Elisa è arrivata dopo aver preso un aereo: "Avevo paura di prenderlo ma sono felice di essere qui, bisogna essere tutti a disposizione quando si tratta di mettere in campo l'emozione. Quello di Niccolò è un esempio di grande forza ed è molto toccante che in pochissimo tempo sia riuscito a creare una cosa del genere. E' una persona con tanti amici e sono felice di essere qui".

"Niccolò mi ha mandato un sms con la notizia della tragedia quando io ero a Los Angeles", racconta Jovanotti. "Non ho avuto dubbi nel decidere di venire subito in Italia i musicisti si sono messi a disposizione e ringrazio Niccolò perché ci ha dato l'occasione di partecipare a un evento che ci connette con i valori fondamentali della vita". Per la sua performance, pur nel rispetto di un clima da "jam session", ha preparato una versione della "Donna Cannone" di Francesco De Gregori in chiave reggae e "Fango", un brano legato al ricordo del fratello scomparso.

Le persone applaudono ogni volta che un artista sale sul palco e sono in un rilassato silenzio nei momenti dei cambi. Tra gli artisti presenti dal primo pomeriggio c'erano Cristicchi, Silvestri, Tosca, Roberto Angelini, Marco Conidi, Luca Barbarossa e Neri Marcoré, Stefano Di Battista, Rita Marcotulli, Marina Rei, Paola Turci, Syria, Manuel Agnelli, Giovanardi dei La Crus. Nel corso della giornata suoneranno anche Claudio Baglioni, Gianni Morandi, Enrico Ruggeri, Fiorella Mannoia. Niccolò si esibirà per ultimo e chiuderà lui questa giornata che è stata esattamente come l'aveva sognata.

"Quando è successo questa cosa", racconta Daniele Silvestri, "io mi sono chiesto, tutti ci siamo chiesti, quanto saremmo stati in grado se fosse successo a noi, di affrontarla come sta facendo Niccolò, che è sempre stato circondato dagli amici e da tutte le persone che gli vogliono bene. Giorno dopo giorno è riuscito a creare un'unione e quello che sta succedendo oggi qui ne è la prova. Questo concerto vive in questa giornata ed è nato per vivere in una sola giornata. Per me è una emozione incredibile assistere a tutto questo". hello my angel hello kitty
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(30 agosto 2010)

 

Progetto Parole di Lulù

Una nuova pediatria per i bambini di Chiulo in Angola

Il contesto

Uscita solo nel 2002 da una guerra civile trentennale, l’Angola sta vivendo oggi un periodo, non facile, di ricostruzione. Nonostante le ricchezze derivanti da petrolio, gas e diamanti, è uno dei Paesi più poveri del mondo, collocato dall’Indice dello sviluppo umano tra gli ultimi posti, al 160º su 177 nazioni. In Angola i bambini costituiscono il 46% della popolazione e il tasso di mortalità infantile è il secondo più alto al mondo, con 260 decessi ogni 1.000 nati vivi, entro il quinto anno di vita (Rapporto Unicef 2007).
Il tasso di mortalità materna è stimato in 1.700 casi ogni 100.000 parti.
Il Paese ha un alto tasso di incidenza di malattie quali malaria, tubercolosi, malattia del sonno, oncocercosi, lebbra e malattie diarroiche e respiratorie. Tra queste la malaria è la prima causa di morbilità e mortalità e colpisce l’intera popolazione, in particolare i bambini sotto i 5 anni e le donne gravide. Circa il 35% di tutti i casi e il 70% di tutte le morti riportate annualmente per malaria (stimate attorno a 35.000), si verificano in bambini sotto i 5 anni.

Intervento
Nello specifico il progetto, per un impegno complessivo di 62.700 euro, consentirà:
> la riabilitazione della struttura fisica del reparto (rifacimento intonaci, partizione dove non presente, controsoffitti, pavimenti, tinteggiatura, infissi ecc.),
> l’equipaggiamento del reparto con 40 letti, comodini e materassi e 1 concentratore di ossigeno;
> l’acquisto e l’approvvigionamento di farmaci e materiali di consumo per 1 anno per il reparto di pediatria.
I lavori di riabilitazione saranno seguiti e supervisionati dallo staff di Medici con l’Africa Cuamm presente a Chiulo, composto attualmente da un chirurgo, un internista, un pediatra e un logista/amministrativo.

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Edda CattaniUn Progetto e Musica per Lulù

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