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I mercatini della Befana

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I mercatini della Befana


Giorno della Befana e, all’uscita dalla messa, faccio un giro intorno alla strada pedonale e trovo il mercatino con ogni sorta di oggetti. Mi viene spontaneo soffermarmi, ho bisogno di vedere, di scoprire, di distrarmi dai tanti impegni. C’è una tazzina con piatto decorata in oro e blu cobalto, simile a quella che ho ammirato qualche giorno fa a Villa Pignatelli a Napoli. Chissà … può essere anche questa appartenuta a una collezione di  nobile famiglia, perdutasi nei meandri delle tante storie o è semplicemente un “tarocco”?

Mi sovviene della vetrina della nonna, in legno vecchio, ma contenente il “suo” tesoro: calici di cristallo verdi decorati ai bordi con sfumature dorate, tazzine avorio con angioletti dipinti a deliziose gradazioni, bricchetti di tante e varie dimensioni e i piatti dei giorni della festa. Chissà che fine avranno fatto quelle piccole cose, forse scampate alle distruzioni della grande guerra, ormai residui in numero dispari e spaiate! Le guardavo allora con occhi stupiti e come le ho riviste a Napoli, le osservo ora e, con loro mi passano tante memorie, dolci pillole e ricordi che mi fanno star bene. 

Con questo sentire propongo una riflessione:

 “Le cose che contano di più non dovrebbero mai essere alla mercé delle cose che contano di meno” Goethe

 

Un professore di filosofia, in piedi davanti alla sua classe, prese un grosso vasetto di marmellata vuoto e cominciò a riempirlo con dei sassi, di circa 3 cm. di diametro. Una volta fatto chiese agli studenti se il contenitore fosse pieno ed essi risposero di sì. Allora il professore tirò fuori una scatola piena di piccoli sassi, li versò dentro il vasetto e lo scosse delicatamente. Ovviamente i sassolini si infilarono nei vuoti lasciati dai vari sassi grandi.

Ancora una volta il professore chiese agli studenti se il vasetto fosse pieno ed essi, ancora una volta, dissero di sì. Allora il Professore tirò fuori una scatola piena di sabbia e la versò dentro il vasetto. Ovviamente la sabbia riempì ogni interstizio.

“Ora” dice il professore “voglio che voi riconosciate che questa è la vostra vita. I sassi sono le cose importanti: se ogni altra cosa dovesse mancare, la vostra vita sarebbe comunque piena. I sassolini sono le altre cose che contano. La sabbia rappresenta le piccole cose. Se voi riempite il vaso prima con la sabbia non ci sarà piu’ spazio per i sassi più grandi né per i sassolini. Lo stesso è per la vita; se spendete tutto il tempo e le energie per le piccole cose non ci sarà spazio per le cose importanti. Fissate le vostre priorità il resto è solo sabbia”.

Alla fine il professore tirò fuori il suo bicchiere di the verde e lo versò dentro il vaso di vetro… Nonostante il recipiente fosse già pieno il the si infilò ovunque e riempì il vaso fino all’orlo. 

La morale di questa storia è quindi: “Non importa quanto piena sia la vostra vita, c’è sempre spazio per una gradevole tazza di the con i vostri amici”.

Questa è una storia che rispecchia bene il mio modo di vedere la vita. Non ci sono parole più belle e semplici per descriverla.


 

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Edda CattaniI mercatini della Befana

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