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Medianità e Transcomunicazione

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L’esperienza di Marcello Bacci morto il 15 lug 2019 – GROSSETO –il più noto metafonista italiano.

Lo ricevemmo a Cattolica al nostro Convegno il 21 settembre 2017

Siamo lieti di proporvi un documento eccezionale, che va letto e studiato con attenzione. Il Dr. Felice Masi è stato uno dei più esperti studiosi nel campo della registrazione delle voci, della TR, e di tutti i fenomeni di medianità.

Personalmente sono lieta di poter confermare che tutto ciò che mio marito ed io abbiamo sperimentato ed ottenuto lo dobbiamo alla sua ricerca e ai suoi insegnamenti. (E.C.)

Il Dr.Felice Masi cura un sito dove propone gran parte del suo vasto materiale di ricerca : http://www.ricercapsichica.it

FENOMENI MEDIANICI E

TRANSCOMUNICAZIONE STRUMENTALE A CONFRONTO

 di

Felice Masi

(Estratto da La Ricerca psichica, anno 1° n. 1, maggio 1994)

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Marcello Bacci a Cattolica con le metafoniste di FB

Negli ultimi cinquanta anni si sono molto sviluppati, come nuovo modo di comunicazione con l’Altra Dimensione, i fenomeni cosiddetti della transcomunicazione strumentale (TCS) a fronte di quelli tradizionali medianici (FM), che tuttavia conservano ancora tutta la loro importanza. Prescindiamo da quella parte dei fenomeni medianici, sia di percezione extrasensoriale (ESP) che psicocinetici (PK), che provengono sicuramente dalla mente del vivente. La caratteristica essenziale che contraddistingue sia la residua parte dei fenomeni medianici (quelli spiritici, FMS) che quelli nuovi della TCS appare essere le seguente: costituiscono entrambi delle modalità con cui, a prima apparenza, si entra in contatto con individualità che affermano di essere state già persone viventi sulla terra come noi, che sono passate attraverso la crisi di morte e che ora esistono in un’altra dimensione esistenziale (quella del post mortem). Attraverso entrambe queste due categorie fenomeniche, tali individualità si manifestano a noi e ci inviano dei messaggi. Precisiamo subito, nell’affrontare questo spinoso argomento, che qui non si vuole entrare nella annosa e dibattuta problematica spiritica e della realtà di tali contatti oltremondani ed effettiva provenienza di questi fenomeni e messaggi da persone defunte o da altri esseri o Spiriti disincarnati o non umani. Prendiamo questi fenomeni così come si presentano e intendiamo esaminarli e capirli sotto l’aspetto teorico della differenza che intercorre tra le due categorie fenomeniche suddette della TCS e delle FMS. Essi infatti – a parte quella loro comunanza, come provenienza e finalità apparenti – sono diversissimi tra loro ed è dunque della massima importanza metterli a confronto tra loro per vederne il rispettivo fondamento, modo di funzionamento e come si producono.

·        Nei FMS la comunicazione tra “loro” ( i sé dicenti morti) e noi viventi avviene per il tramite di un medium, cioè attraverso le capacità telepatiche di una persona dotata di tali capacità. Questa, trovandosi in quel particolare stato modificato di coscienza che è chiamato “trance”, recepisce nella mente le comunicazioni e i messaggi telepatici inviati dall’altra dimensione e da quelle individualità e li riporta gli altri presenti, dopo averli tradotti in linguaggio per loro comprensibile (parole, scrittura).

Il colloquio avviene dunque attraverso un contatto diretto tra la mente del presunto defunto e quella del medium, che entrano in sintonia o risonanza (psicobiorisonanza) tra loro e così possono comunicarsi pensieri, sensazioni, emozioni, sentimenti; quelli del primo si travasano nella mente dell’altro (del medium). Si tratta dunque di un contatto e di un colloquio diretto tra mente e mente e il fenomeno è un fenomeno ESP (fenomeno di percezione extrasensoriale).

Nella TCS invece il fenomeno avviene non attraverso un medium ma attraverso un apparecchio elettronico, che può essere il più diverso: un registratore sonoro (magnetofono), un radioregistratore, una radio, un televisore, un computer, un telefono e così via. Abbiamo così, in rapporto ai vari apparecchi, i diversi tipi di fenomeni TCS: la psicofonia, le voci dirette alla radio, la psicovisione, i messaggi al computer, le telefonate dall’aldilà ecc.

Nella TCS il fenomeno non è ESP ma è PK, psicocinetico, cioè vi è una azione diretta (anche qui si tratta di una risonanza) della mente (del defunto) sulla materia fisica. Questa azione-risonanza consiste in un influenzamento esercitato dal disincarnato col pensiero sul campo elettromagnetico. Tale campo  è quello prodotto da uno dei suddetti apparecchi elettronici o formatosi ed esistente attorno ad esso (“onde elettromagnetiche”). L’azione svolta su di esso consiste nel modificarne la modulazione. Vediamo meglio come tutto ciò avviene.Sappiamo tutti come funziona una trasmissione radio, televisiva o anche telefonica, digitale di computer e simili. Il sistema è composto da un apparecchio trasmittente e da un apparecchio ricevente. Il primo è situato a monte e trasmette voce, parole, immagini, comandi, dopo averli trasformati in onde elettromagnetiche modulate, o meglio in una modulazione del campo elettromagnetico. L’apparecchio ricevente è situato a valle e compie l’operazione esattamente opposta: riceve le onde modulate e le ritrasforma in parole immagini, voce e altri segnali comprensibili (umanamente percepibili). La voce.(onde sonore dell’aria) e le immagini (assorbimento di onde luminose da un corpo opaco) non possono andare oltre una certa distanza. Per comunicare con luoghi lontani (fuori della loro portata) bisogna far uso di un mezzo che superi qualunque distanza. Questo mezzo è il campo elettromagnetico; l’apparecchio trasmittente trasforma (“modula”) la voce, l’immagine ecc. in una determinata modulazione di tale campo; questa specifica modulazione (“onda portante” o “portante elettromagnetica”) incorpora dunque in sé, porta con sé il segnale di quella voce, immagine ecc. Al punto di arrivo l’apparecchio ricevente riceve la modulazione e compie l’operazione inversa: demodula il segnale ricevuto e lo ritrasforma in voce che possa essere sentita e capita, in immagine che possa essere vista, ecc.. Ogni data modulazione corrisponde a una specifica voce o parola, a una specifica immagine o figura, ecc. (“codificazione”). Attraverso questa modulazione e sotto forma di questa modulazione (“così codificate”) le voci, le immagini, i comandi percorrono lo spazio e la distanza fino alla stazione ricevente. E’ chiaro che, in questo modo e attraverso queste codificazioni (modulazione e demodulazione specifiche)  l’apparecchio ricevente fa sentire e vedere le stesse parole e le stesse immagini che vi erano in partenza; ovvero in informatica e con l’elaborazione informatica, il computer e la sua stampante danno il risultato informatico che si voleva ottenere attraverso il comando digitato. Fin qui tutto chiaro, si ricevono le stesse cose, gli stessi messaggi che erano stati trasmessi, ma proprio perché questo era lo scopo della trasmissione (normale) a distanza e di tutta quella complessa operazione di trasformazione/modulazione e ritrasformazione/demodulazione, codificazione e decodificazione. Ora però immaginiamo che un misterioso “agente X” strada facendo, ovvero vicino alla trasmittente ovvero, più verosimilmente, vicino all’apparecchio ricevente faccia la birichinata di cambiare la modulazione (della portante) e di codificarvi un testo diverso. E’ chiaro che l’apparecchio ricevente, facendo come sempre il suo onesto e neutro lavoro di demodulazione, farà udire o farà vedere o darà risultati informatici non più conformi a quelli che erano stati trasmessi ma conformi al cambiamento introdotto, conformi alla nuova codificazione. Si udirà così (oh meraviglia!) una voce diversa, si vedrà così un’immagine diversa da quelle trasmesse, si leggerà un testo diverso da quello digitato.

 

Le figure qui unite danno una rappresentazione più immediata e comprensibile di tutto quello e della tante parole

che sono state dette.

 

Nella prima figura (trasmissione radio normale) la donna speaker dice, davanti al microfono della radio trasmittente, “cari amici, buongiorno” e a queste parole corrisponde una data, specifica modulazione (determinate onde) del campo elettromagnetico, che va, sempre uguale, fino all’altoparlante della radioricevente. Questo ritrasforma (demodula) le onde in voce e poiché le onde (la modulazione, la codificazione) sono rimaste le stesse che erano in partenza, l’altoparlante emette, e l’uomo che ascolta sente, le stesse parole “cari amici buon giorno”.

Ammettiamo invece  come nella figura 2 – che, strada facendo, “qualcuno”, un misterioso agente X modifiche la modulazione e gli dia, ad esempio, quella delle parole “sono sempre vivo”. E’ chiaro che l’apparecchio ricevente, ricevendo questa nuova modulazione (invece di quella iniziale inviata) e facendo sempre, come detto, il suo onesto lavoro di trasformare le onde ricevute in voce, farà udire, da esso si sentiranno uscire (oh meraviglia!) queste nuove, misteriose parole “sono sempre vivo”.

Accade, insomma, come se io, intercettassi una lettera diretta dal sig. A al sig. B e cambiassi il foglio dentro la busta con un altro. E’ evidente che il sig. B, aprendo la lettera, leggerà quello che gli ho scritto io e non quello che gli aveva scritto l’amico A; e, non sapendo nulla dell’intercettazione fatta, si meraviglierà moltissimo di quello che legge – che non corrisponde a quello che si aspettava da A – e non capirà e si chiederà come ciò sia possibile e come possa essere avvenuto.

 

Nella figura 3 è invece rappresentato – per mostrarne la diversità – un FMS: le persone sono raccolte attorno al tavolo; la donna medium (M) riceve mentalmente (per ESP, per telepatia) dall’agente X il messaggio “Sono sempre vivo”; così ricevutolo, lo esprime e lo porta a conoscenza degli altri presenti con la sua voce e con le stesse parole. 

Dunque, per i fenomeni della medianità non occorre un apparecchio elettronico ma è necessario, ed è sufficiente, un medium (la mente di un medium) cioè una persona con capacità di andare nello stato modificato di coscienza della trance. I fenomeni medianici sono fenomeni “da mente a mente in modo diretto”; sono fenomeni ESP, di percezione extrasensoriale. Nei fenomeni della TCS, invece, occorre assolutamente un apparecchio elettronico (perché bisogna agire sulla modulazione del campo elettromagnetico che arriva ad esso o che gli esiste attorno) e non occorrono capacità medianiche. O meglio, ne bastano pochissime. Il fenomeno. infatti, è un po’ più complesso (figura 4). La pratica ha mostrato che le voci psicofoniche si sentono sempre meglio e se ne sentono sempre di più quanto più si ascolta; e che altrettanto avviene per le immagini nella psicovisione, si vedono sempre meglio e se ne vedono anche altre quanto più si fissa l’immagine. Inoltre voci e immagini ambigue, poco chiare, incomplete si precisano in voci e immagini formate e complete, aventi un senso. Interviene dunque, accanto al fattore principale PK di modifica della modulazione del campo (delle onde) elettromagnetiche, anche un fattore di percezione mentale ESP. Come detto, nella TCS bastano poche forze medianiche, di livello minimo; per questo tale fenomenologia riesce pressoché a tutti e non occorre un vero medium. Questo perché si tratta di agire (di spostare, di muovere) non a livello macroscopico e su corpi pesanti, come è nella telecinesi normale (nei fenomeni psicocinetici medianici) ma soltanto sul campo elettromagnetico, cioè a livello subatomico e quantico.
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Nella figura 5, infine, abbiamo la schematizzazione di un fenomeno TCS di psicovisione. In alto abbiamo, a sinistra, la trasmittente (spenta, non trasmette) e a destra il televisore (ricevente) composto di tubo catodico e schermo fosforescente.

Al centro la trasmittente è in fase trasmissione. Da essa escono le onde elettromagnetiche modulate che, ricevute dal tubo catodico, sono trasformate da questo nel fascetto elettronico che eccita la fosforescenza dello schermo e da’ le immagini. Immagini normali come alla trasmissione (un uomo e una donna) perché l’onda elettromagnetica non è stata modificata.

In basso un agente X ha modificato la modulazione dell’onda (o nel campo tra trasmittente e ricevente o nel fascetto elettronico). Perciò il fascetto elettronico sarà modificato (rispetto alla trasmissione effettiva), ecciterà in modo diverso la fosforescenza dello schermo e così su questo, accanto all’uomo e alla donna normali, compare una figura “extra” (come si dice), la donna più alta che nella trasmissione normale non c’era.


Sulla base di questo modello e di queste spiegazioni possiamo darci anche una spiegazione delle cosiddette “telefonate dall’aldilà”, studiate soprattutto da alcuni psicologi e parapsicologi americani, come Scott Rogo e Raymond Bayless.

Vediamo prima cosa sono queste misteriose telefonate. Accade (è realmente accaduto e i casi sono stati riferiti e studiati) che squilla il telefono, andiamo a rispondere e, dall’altra parte sentiamo una voce, un interlocutore che si qualifica o che riconosciamo come una persona morta. Oppure accade che noi telefoniamo a qualcuno e ci risponde invece non la persona chiamata ma una persona che sappiamo che è morta. Ci si domanda se è un fenomeno medianico o una transcomunicazione strumentale.

Per la verità può trattarsi, di volta in volta, dell’un caso o dell’altro. Il punto di partenza è che, appartenendo la TCS alla categoria dei fenomeni psicocinetici, per aversi un fatto di TCS occorre che vi sia un effetto PK.

Nelle telefonate, la componente fisica è la corrente elettrica (gli impulsi elettrici) che corrono lungo il filo telefonico, dal microfono dell’apparecchio che chiama (e dove si trova la persona che parla) fino alla cornetta dell’apparecchio che riceve (dove si trova chi ascolta). Perché la telefonata dell’aldilà sia un fatto di TCS occorre che vi sia (che sia stata fatta) una effettiva azione su tali impulsi elettrici (ovvero sul campo elettromagnetico della cornetta o delle trasmissioni satellitari)) intesa a cambiarne, come si è visto, la modulazione. Cioè per aversi TCS devono essere stati modificati tali impulsi elettrici che trasportano la telefonata e che corrono lungo i cavi e fili telefonici. Ciò potrebbe essere accertato facendo il grafico (attraverso una rappresentazione grafica) di tali impulsi e dei relativi fonogrammi. In tal caso, tutti coloro che sentono la telefonata, la sentirebbero nel senso “dell’aldilà” e, se venisse registrata, ad esempio con una segreteria telefonica, si registrerebbe sempre in tale senso. Se invece non vi è una tale modificazione della modulazione degli impulsi elettrici né essa risulta dal loro grafico – se non vi è stata, cioè, una azione PK perturbatrice della telefonata normale – allora, se sento che dalla cornetta mi parla la voce non di un vivente (che ho chiamato o che mi ha chiamato) ma quella di un disincarnato, ciò vuol dire che si tratta di una allucinazione telepatica, cioè di un fatto ESP, di un fenomeno medianico. Attenzione però! Allucinazione non vuol dire illusione. L’allucinazione, al contrario dell’illusione, ha una sua realtà. Ha una realtà soggettiva, una realtà mentale per chi la sente. Ciò vuol dire che, percepito mentalmente, è stata ricevuto effettivamente il messaggio di un disincarnato, un messaggio dall’aldilà – ma è stato ricevuto per telepatia, per ESP. Comunicazione (diretta) da mente a mente e influenzamento (diretto) della mente (per ESP) ovvero azione (PK) su un apparecchio e su un campo elettromagnetico: questa è la discriminante fra le due categorie fenomeniche, pur provenienti da una medesima fonte e dimensione, che passa tra i fenomeni medianici (spiritici) e quelli della transcomunicazione strumentale.

Bibliografia

 V.  Colaciuri – E. Foresti, E.A.P. Voci paranormali al registratore, Gala­tea ed., Catania, 1973.

Autori Vari, Voci dall’invisibile, Armenia, Milano 1978.

H.  Schaefer, Voci da un altro mondo, MEB, Padova 1992.

D.  Scott Rogo – R. Bayless, Phone Calls from the Dead, Prentice Hall, USA 1979.

V.  Nestler, La telepatia, Mediterranee, Roma 1974.

W. Carington, Telepatia: Fatti, Teoria, Deduzioni, Astrolabio, Roma 1948.

J.B. Rhine, I poteri dello Spirito, Astrolabio, Roma, 1975.

Summary

 Mediumistic phenomena and trans-communication

The article compares classical mediumistic phenomena — where a contact with the dead is presumed — and the new phenomena of “trans-communication”. In the former, communication occurs through telepathy by the medium: in an altered state of consciousness, the trance, he/her is able to receive telepathic mes­sages from other dimensions and to transiate them in everyday language. In the lattcr there is a direct (psychokinetic) influence by a non-material agency on an electromagnetic device, with a field probably modulatcd by that transmitter. A receiving device, as a tape-recorder, radio or television, picks up in fact a messa­ge from a foreign agency, rather than that naturally transmitted on the frequen­cy. Mediumistic phenomena, also, require a medium; trans-communication requires an electronic device, that can vary in accordance to the customer’s uses. No me­diumistic skill is needed. By addressing these remarks to the so-calied “phone calls from the dead” phenomenon (studied some years ago by Scott Rogo and Raymond Bayless), we can retain that a physical occurreuce takes piace, with a real telephone call. The trans-communicating phenomenon seems to modify the modulation of the electric pulses through which the communication does proceed. Sometimes, ho­wever, things are not so. If the modulation doesn’t occur, then the “voice” heard is of hallucinatory type. This wouid be a not trans-communication, but a mediu­mistic phenomenon: the phone “voice” is indeed created through a mental im­pression, telepathically perceived.

 

Edda CattaniMedianità e Transcomunicazione
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Il “caso” dell’aldilà

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Il "caso" dell'aldilà

Cari amici, parlare del paranormale per chi, come noi, hanno avuto molteplici esperienze e stanno percorrendo un cammino di ricerca, attraverso lo studio della sperimentazione scientifica, mai disgiunta da quanto la Fede ci conferma, non è cosa semplice. Ho pensato perciò di fare cosa gradita proponendo la traduzione dall'inglese di alcune pagine di:

IL LIBRO di Victor Zammit 

Un Avvocato Presenta il Caso dell'Aldilà

Prove Oggettive Inconfutabili

   

Victor Zammit  è un ricercatore australiano del paranormale, laureato in Giurisprudenza. È un ex-avvocato della Corte Suprema del Nuovo Galles del Sud.

Zammit è autore del libro distribuito gratuitamente "Un Avvocato presenta il caso dell'aldilà. Prove oggettive inconfutabili". Il suo sito presenta una lunga analisi di fatti, eventi, testimonianze e fenomeni che vengono addotti come prove dell'esistenza della vita oltre la morte, in 22 diverse aree del paranormale, inclusa la medianità, le esperienze ai confini della morte, la metafonia, le materializzazioni di spiriti ed i poltergeist.

La sfida da un milione di dollari

Dal 2001 Victor e i suoi sponsor offrono un premio di un milione di dollari a chiunque riesca a confutare le prove, a sue dire, empiriche da lui raccolte sull'esistenza della vita oltre la morte. La confutazione deve avvenire dando ragioni tecnicamente valide. Il successo della sfida sarebbe deciso da una commissione di esperti, terza e indipendente. Ad oggi, 2008, nessuno ha tentato di incassare il premio.

 

"Non ho detto che era possibile, ho proprio detto che è successo!"

Sir William Crookes

Con mia sorpresa, pochissime persone sono consapevoli dell'enorme balzo in avanti che è stato compiuto nella comunicazione con l'Aldilà grazie all'utilizzo della tecnologia. Sebbene in tema di Metafonia o EVP ci siano libri altamente attendibili provenienti da fonti inappuntabili, i mass media non ne fanno mai menzione. E tuttavia queste importantissime scoperte rivelano una comunicazione oggettiva tra coloro che vivono fisicamente in questo mondo e coloro che sono morti e vivono adesso in una dimensione diversa. (…)

4. La Transcomunicazione Strumentale (ITC)

"Per la prima volta in 8000 anni di storia, si può finalmente dire con certezza che la nostra mente, la nostra memoria, la nostra personalità e la nostra anima sopravvivono alla morte fisica."

George Meek

Questo capitolo è dedicato a delle informazioni che trascendono la "soglia di esitazione". Sospendete per un attimo le vostre attuali convinzioni e non rifiutate le informazioni solo perché non siete cresciuti con esse. La comunicazione tecnologica con l'Aldilà è una realtà. Non è un fenomeno molto conosciuto, ma si stanno facendo rapidi progressi in tutto il mondo – e nessuno può fermarli – che i cinici lo accettino o no. Più o meno a partire dal 1980, i ricercatori del paranormale hanno sostenuto che si erano avuti contatti con i morti, sia pur non troppo chiari, via radio, mediante telefono, con la televisione, tramite segreterie telefoniche, fax e computer. (…)

 

16. Le Esperienze Extracorporee (OBE)

"La più grande illusione è che l'uomo possiede delle limitazioni."

Robert A. Monroe

L'esperienza extracorporea o OBE (acronimo del termine inglese Out of Body Experience) si verifica quando il duplicato invisibile del corpo di una persona, a volte chiamato corpo astrale o eterico, è in grado di uscire dal corpo fisico in piena coscienza. La maggior parte delle persone non ha alcun controllo sull'esperienza extracorporea – essa si verifica e basta. Per sperimentare una OBE non occorre necessariamente essere ammalati o in punto di morte. Coloro i quali hanno avuto un'esperienza extracorporea solitamente accettano l'idea di sopravvivere alla morte fisica. Essi sanno che il motivo per cui ritornano nel loro corpo fisico è che il duplicato invisibile è ancora legato ad esso per mezzo di un filo argentato. Quando il filo argentato viene reciso irrimediabilmente, il corpo invisibile (all'occhio fisico) continua a vivere nell'Aldilà.(…)

18. La scienza e le esperienze di premorte (NDE)

"Sembrano esserci pochi dubbi sul fatto che le NDE si verificano in tutte le culture e si sono verificate in ogni epoca storica … le NDE riguardano sia i giovani che gli anziani, la gente di ogni ceto sociale, coloro che nella vita hanno sviluppato una dimensione spirituale e coloro che non professano alcuna fede … ci sono parecchi esempi di persone che hanno sperimentato una NDE in un momento in cui non sapevano nemmeno che esistesse un fenomeno di questo genere."

Dott. Peter Fenwick

L'esperienza di premorte o NDE (acronimo del termine inglese Near Death Experience) costituisce un'argomentazione potente a favore dell'esistenza di una vita dopo la morte. Grazie al progresso registrato nell'ambito delle tecniche di rianimazione, sempre più persone vengono riportate indietro dal limite della morte clinica. E molte riferiscono un'esperienza profondamente significativa durante la quale hanno l'impressione di essere vivi e in pieno possesso delle proprie facoltà al di fuori del proprio corpo. Per molti un'esperienza di premorte è un'esperienza intensamente emotiva e spirituale. (…)

 

 

19. La scienza e le apparizioni

"Come gli antichi Greci avevo ideato uno psicomanteo, presso il quale le persone si potevano recare per consultare gli spiriti dei trapassati. Era chiaro che, mediante un'adeguata preparazione, le persone potevano vedere le apparizioni dei propri cari defunti … anziché dire a un terapista come si sentivano dopo avere perso il coniuge o il figlio, essi potevano parlare direttamente al proprio caro."

Raymond Moody

Vedere e parlare con un'apparizione – la forma di una persona non presente fisicamente – è conforme alla tesi secondo la quale tutti sopravviviamo alla morte fisica. Le prove oggettive delle apparizioni si ottengono attraverso lo studio di casi verificatisi spontaneamente e di apparizioni indotte in laboratorio. (…)

20. Le visioni sul letto di morte

"Una nuova idea viene prima condannata come ridicola e quindi rifiutata perché banale, finché, poi, diventa ciò che tutti sanno".

William James

Fin dal secolo scorso, sono stati pubblicati dei libri che illustrano in dettaglio le osservazioni fatte da medici e infermieri sui pazienti moribondi.

Sebbene le visioni sul letto di morte siano menzionate nella letteratura e nella cultura popolare di ogni epoca, raramente sono state riportate nella letteratura scientifica fino alla fine della fine del 1920, quando furono studiate da Sir William Barrett, Professore di Fisica alRoyal College of Science di Dublino. (…)

 

26. Dichiarazioni conclusive

"Fra breve daremo una spiegazione scientifica a ogni fenomeno metafisico conosciuto."

Una promessa fatta dagli scettici nel 1900 – più di 100 anni fa. Stiamo ancora aspettando.

Superata la fatidica soglia dell'anno 2000, gli scettici dalla mentalità chiusa:

• non sono riusciti a confutare scientificamente la tesi dell'esistenza di un solo fenomeno metafisico, (…)

 

Edda CattaniIl “caso” dell’aldilà
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La realtà delle voci nella I.T.C.

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Siamo giunti in possesso di questa bella relazione che, visto l'interesse dopo Cattolica 2013, desideriamo partecipare.

 

Paolo Presi

 

RAPPORTO SPECIALE

 

LA REALTA’ DELLE VOCI OTTENUTE TRAMITE LA TRANSCOMUNICAZIONE STRUMENTALE E’ STATA DIMOSTRATA SCIENTIFICAMENTE IL 5 DICEMBRE 2004 NEL CORSO DI UNA SPERIMENTAZIONE CON  MARCELLO  BACCI A   GROSSETO – ITALIA – EUROPA

 

Anabela Cardoso*, Mario Salvatore Festa**, David Fontana*** e Paolo Presi ****

 

 

Questa relazione descrive dettagliatamente la sperimentazione fatta con Marcello Bacci nel suo laboratorio in Italia, la sera del 5 dicembre 2004 alla presenza di un gruppo di qualificati ricercatori italiani ed altri provenienti dal Portogallo e dall’Inghilterra.

 

Marcello Bacci (Bacci, 1985) è uno dei principali ricercatori nei fenomeni ITC [1], un campo in cui è stato attivo per più di 30 anni. Non è lo scopo di questa relazione esaminare l’imponente fenomenica ITC accumulata fin dalle pubblicazioni di Jürgenson, Raudive ed altri a metà del secolo XX poiché è stata documentata esaurientemente altrove (Brune, 1993 – Senkowski, 1995 – Brune e Chauvin, 1999). Per quanto detto è sufficiente affermare che l’argomento riguarda lo studio della ricezione di comunicazioni anomale, spesso in condizioni controllate, tramite apparecchiature elettroniche quali magnetofoni, radioricevitori, computers, apparecchi fax e telefoni.

 

 

 

 

Molti di coloro che operano in questo campo si sono convinti non solo della realtà di queste comunicazioni ma anche di come queste si presentano provenienti da persone defunte e pertanto costituiscono un fondato elemento a sostegno dell’ipotesi della sopravvivenza alla morte fisica.

Marcello Bacci, che nel corso della sua lunga sperimentazione ha ottenuto molte di queste comunicazioni, si è dedicato principalmente ai genitori che avevano perduto un figlio. Nondimeno egli si è preoccupato di collaborare con dei ricercatori scientifici per dimostrare l’attendibilità dei suoi risultati (ad esempio quelli de Il Laboratorio di Bologna, Italia, l’unico laboratorio in Europa dedicato totalmente a verificare ed analizzare scientificamente i presunti fenomeni paranormali). Egli è anche un tecnico radiofonico di provata esperienza e non chiede denaro per queste sperimentazioni particolari né va alla ricerca di pubblicità.

 

Nei suoi esperimenti Marcello Bacci utilizza il metodo cosiddetto delle Voci Dirette Radiofoniche (DRV)[2], in pratica il metodo con cui si cerca di ricevere delle comunicazioni anomale udibili direttamente dagli altoparlanti di una radio e, frequentemente, tali voci chiamano per nome gli astanti, rispondono alle loro domande fornendo anche lunghe ed interessanti informazioni.

 

 

A questo scopo egli preferisce usare una radio a valvole, sintonizzata su di un fruscio bianco nelle onde corte, piuttosto che una radio a transistors.

L'esperimento dettagliato in questo Rapporto si può considerare un seguito di precedenti indagini eseguite sulle voci da lui ricevute usando il già menzionato metodo delle Voci Dirette Radiofoniche.

Due di queste prime indagini, fatte sotto stretto controllo, sono di particolare rilevanza per l’esperimento che viene qui descritto.

La prima è stata fatta alla presenza del dr. ing. Carlo Trajna dove una seconda radio fu posta accanto a quella del Bacci, alimentata dalla stessa presa di corrente ed utilizzante la propria antenna individuale, fu sintonizzata nelle onde corte sulla stessa frequenza della radio del Bacci. Mentre quest’ultima riceveva comunicazioni da parte di una voce anomala, dalla seconda radio usciva solamente il normale fruscio bianco (Trajna, 1985). Questo esperimento elimina la possibilità di voci anomale prodotte fraudolentemente. 

Un secondo ed egualmente significativo esperimento fu quello eseguito dal prof. Mario Salvatore Festa, docente di Fisica e di  Radio Protezione Fisica presso l’Università di Napoli, e dal radiotecnico Franco Santi. Tale esperimento consistette nella rimozione dalla radio del Bacci, durante la ricezione di voci anomale, di due valvole, la ECC85 (rivelatrice FM) e la ECH81 (convertitrice AM/SW), rilevando che anche senza queste valvole (in assenza delle quali non si può ricevere le normali stazioni radio delle onde corte) le voci hanno continuato a parlare senza alcuna interruzione.

Durante quest’esperimento il prof. Festa aveva pure misurato l’intensità sia del campo elettrico sia di quello magnetico nei pressi della radio, nelle condizioni di radio-spenta e di radio-accesa, sia durante le normali trasmissioni radiofoniche sia durante la manifestazione della voce.

Dai rilievi fatti i parametri relativi ai due campi non rivelarono variazioni significative né all’inizio del fenomeno né dopo la rimozione delle valvole mentre la voce continuò ad esprimersi. I rilievi indicarono inoltre che i valori misurati erano in pratica uguali a quelli  rilevati con la radio spenta (per i dettagli vedere la relazione Festa del 2002).

La dimostrazione che le voci continuavano a manifestarsi anche senza valvole e che, durante la loro ricezione, non c’erano variazioni significative dei parametri relativi ai due campi elettrico e magnetico, fornì una ulteriore evidenza che le voci non potevano essere considerate frutto di trasmissioni fraudolente.

L’esperimento qui descritto ebbe luogo nel laboratorio di Marcello Bacci a Grosseto, Italia, con un’illuminazione  fornita da una lampadina blu da 25 Watt, montata a parete, ed ubicata appena sopra e leggermente a destra della radio. Tale illuminazione fu sufficiente per permettere agli indagatori di osservare tutti i movimenti del Bacci e degli altri.  

Prima e dopo l’esperimento il laboratorio e la radio usata dal Bacci furono resi disponibili per una accurata ispezione da parte delle persone qui di seguito indicate.

All’inizio della sessione sperimentale il Bacci prese posto di fronte alla radio, una Normende, modello Fidelio,  risalente alla fine degli anni ’50. Accanto a Bacci, alla sua sinistra, fu posto il prof. David Fontana (professore di Psicologia ed ex-presidente Society for Psychical Research ed attuale presidente del Comitato di Ricerca sulla Sopravvivenza di detta Società), e la dott.ssa Anabela Cardoso (fondatrice e editrice di ITC Journal nonché direttrice dell’ ITC Journal Research Centre) subito dietro Fontana, sulla sua sinistra, in modo da poter vedere direttamente dal di sopra della sua spalla sinistra che poteva toccare con il proprio mento.

Il prof. Festa, già nominato in una delle due precedenti indagini, sedette alla sinistra della dott.ssa Anabela Cardoso mentre sig. Robin Foy (leader nella famosa indagine a Scole, UK, ed esperto in fenomeni psichici ad effetti fisici) prese posto alla destra di Bacci.

Questi quattro indagatori furono sempre a stretto contatto di Marcello Bacci. Il perito aeronautico Paolo Presi (uno dei responsabili de Il Laboratorio ed investigatore da lungo tempo dei fenomeni di Bacci) sulla sinistra di Bacci con interposti la sig.ra Laura Pagnotta, figlia della benefattrice Silvana Pagnotta che è stata per 20 anni una stretta collaboratrice ed osservatrice del lavoro di Bacci, e quindi il prof. Fontana.

 

Il radiotecnico Franco Santi, già citato unitamente al prof. Festa nell’esperimento descritto in precedenza, rimase libero di muoversi nei paraggi per le ragioni che vedremo più avanti. Angelo Toriello, conosciuto anche come Emanuele, e Sandro Zampieri, entrambi sono stati per molti anni osservatori e regolari frequentatori molto vicini a Bacci. Emanuele prese posto alla destra della dott.ssa Cardoso ed il Zampieri dietro il prof. Festa.

Erano anche presenti inoltre l’avvocato Amerigo Festa, un altro ricercatore e collaboratore di Bacci da molti anni, accompagnato da sua moglie Rossella Forte, il già citato Sandro Zampieri (Sandro è stato il traduttore ufficiale del gruppo per la lingua inglese) con sua moglie Maria, c’erano poi anche Carmelina e Gennaro Dara, Franco Grigiotti, uno stretto e vecchio amico di Marcello, Angela e Luciano Manzoni, addetti alla registrazione su nastro delle sessioni sperimentali e della stesura dei relativi verbali, anch’essi seduti nelle vicinanze.

Nella stanza c’erano anche alcune mamme che avevano perduto i loro figli ed altri sperimentatori eccezionalmente ammessi a questa sperimentazione, in totale erano presenti 37 persone.

 

La radio era posta su un bancale, posto a battuta contro la parete, rivolta verso gli indagatori ed in posizione tale da rendere inaccessibile il retro, operazione questa possibile solo se fosse stata inclinata in davanti o ruotata.

La radio non aveva alcuna protezione posteriore e fu lasciato uno spazio sufficiente tra la radio e la parete per consentire al radiotecnico Franco Santi di girarla sul bancale in modo da poter accedere al suo interno.

Un’ispezione prima dell’esperimento permise di verificare che non ci fosse alcuna possibilità d’accesso alla radio attraverso aperture poste sul bancale o sulla parete.

Alle spalle di Bacci e degli indagatori, alla distanza di circa un metro e mezzo, c’erano delle file di sedie su cui trovarono posto dei genitori che avevano perso un figlio e che erano frequentatori delle periodiche sessioni sperimentali a loro dedicate. Nessun appartenente a questo gruppo prese parte all’esperimento né si avvicinò alla radio utilizzata dal Bacci nel corso dello stesso.

 

La sessione ebbe inizio alle ore 19.10 con Bacci, i ricercatori e le persone nella stanza tutti ai loro posti. I registratori audio (analogici e digitali) furono avviati per la registrazione.

Bacci accese la radio e selezionò la banda delle onde corte. Egli quindi, come d’abitudine, incominciò a girare lentamente la manopola della sintonia spaziando dai 7 ai 9 megahertz. Come normalmente avviene ciò produsse l’attraversamento di normali radio trasmissioni intervallate da fruscii bianchi. Bacci spiegò in lingua italiana che “stava cercando una zona di fruscio bianco buona”. Questa procedura continuò per 15-20 minuti fino a quando egli disse “li sento, essi verranno”. A questo punto egli cessò di girare la manopola della sintonia e si udì il fruscio bianco modificarsi in un suono simile ad un vortice che descrivibile in vari modi, o come un vento o come un suono di onde. Subito dopo questo rumore cessò (sebbene alle volte accada che esso si manifesti contemporaneamente alle voci, come se esse fossero in qualche modo “sostenute” dalla sua stessa sonorità) e le voci si udirono uscire dall’altoparlante della radio.

Le prime parole furono in lingua italiana seguite poi da parole in lingua spagnola. Bacci quindi si rivolse alle voci dicendo che esse potevano “parlare anche in portoghese, inglese e spagnolo”. A questo punto gli invisibili interlocutori si rivolsero a David Fontana e a Robin Foy in inglese e ad Anabela Cardoso in spagnolo.

 

Nel prosieguo della sessione, che durò approssimativamente un’ora, intervennero separatamente cinque o sei voci (di cui una probabilmente femminile e le altre maschili) che si espressero in inglese, spagnolo ed in italiano, alcune di esse con una chiarezza simile alle voci normali, altre con una sonorità caratteristica, tipica di molte voci ITC, che contraddistingue tali voci  da quelle ottenute con un’articolazione normale.

Nelle voci si rilevarono anche delle singolari espressioni, che sono caratteristiche di molte comunicazioni ITC (come quando, ad esempio, rivolgendosi alla dott.ssa Cardoso il comunicante fece riferimento alla sua visita al Bacci con le parole ‘Anabela is here, you are going to the learning boss’) e l’allegorico, somigliante ad onde, ritmo di dizione.

Alle volte le sonorità modulanti la voce furono distorte, comunque anche in queste situazioni il 70% di queste emissioni vocali risultarono subito comprensibili dai relativi destinatari citati sopra, cinque dei quali parlano bene l’italiano e l’inglese ed una di loro, la dott.ssa Cardoso (Diplomatica portoghese di professione che vive da tempo in Spagna) parla bene tutte le lingue usate nell’esperimento come pure la sua madrelingua, il portoghese.

Le voci si rivolsero ai presenti chiamandoli per nome, mentre al prof. Fontana si rivolsero con nome e cognome (“David Fontana” forse per distinguerlo da David Pagnotta, presente anch’egli in sala), e quindi aggiunsero “Ciao David”. 

Furono fatti anche numerosi riferimenti a Bacci, sia come “Marcello” che come “Bacci”. Tutti i nomi furono pronunciati chiaramente e facilmente riconosciuti.

Alle volte le voci risposero a delle domande in lingua diversa da quella del richiedente ed alle volte cambiarono lingua nel corso delle risposte. Non a tutte le domande fu data risposta ed a certune solo dopo una certa pausa.

L’evento più rilevante della sessione, quello che contraddistinse l’esperimento per l’importanza storica, e non solo nella storia della ricerca sulla Transcomunicazione Strumentale ma anche in generale della Ricerca Psichica, avvenne verso la fine della sessione.

Come riferito in precedenza, il rilievo fatto dal prof. Festa e dal radiotecnico Santi, cioè che la rimozione delle due delle valvole dalla radio non aveva impedito la regolare ricezione di voci anomale fornendo così una prova evidente che le voci non sono prodotte da trasmissioni fraudolente. Tuttavia alcuni critici avevano osservato che anche senza queste due valvole era ancora tecnicamente possibile che la radio possa produrre sonorità in altre bande di frequenza. Pertanto con il consenso di Marcello Bacci si decise che in quest’esperimento, durante la ricezione delle voci anomale, dovevano essere rimosse tutte cinque le valvole.

Dopo circa un’ora dall’inizio della manifestazione delle voci e nel mentre esse stavano esprimendosi il radiotecnico Franco Santi girò la radio sul bancale e rimosse quattro valvole; poi, dopo una piccola pausa per la difficoltà di toccare il vetro bollente delle valvole, rimosse anche la quinta ed ultima valvola.

Con questa operazione tutte cinque le valvole furono riposte sul bancale da Franco Santi, ben visibili, esternamente la radio. Nonostante la mancanza di queste valvole le voci continuarono ad esprimersi con la stessa intensità sonora e chiarezza di prima. Le cinque valvole rimosse furono le seguenti: le ECC85 e ECH81 (le due valvole che erano state rimosse nell’esperimento del 2002), la EF89 (amplificatrice di frequenza intermedia), la EABC80 (rivelatrice FM/AM ed amplificatrice di bassa frequenza) e la EL84 (amplificatrice finale di potenza).

In una pausa tra una voce e l’altra Marcello Bacci, senza alcun avvertimento ed agendo d’impulso, spense la radio agendo sul tasto di accensione/spegnimento provocando così anche lo spegnimento della luce che illumina la scala parlante della sintonia. 

Dopo 11 secondi di silenzio (i tempi riportati sono stati cronometrati dal nastro registrato nel corso dell’esperimento) i presenti poterono udire dei fischi modulati (sonorità simili a colpi di frusta) ed il tipico segnale acustico, simile ad un vortice d’aria, che usualmente precede la ricezione delle voci paranormali  negli esperimenti del Bacci.

La voce dell’invisibile interlocutore, inframmezzata da fischi, ebbe inizio dopo 21 secondi da quando Bacci spense la radio e continuò per 23 secondi (tempo rilevato sempre dalla registrazione su nastro) con la stessa qualità acustica udita in precedenza, forse con una scansione leggermente più lenta, ma sempre chiara come prima.

Una volta terminato il parlato i fischi rimasero per altri 6 secondi, mentre il vortice, che si udì fino alla fine del parlato, divenne sempre più debole fino a scomparire dopo 12 secondi.

Tuttavia il contatto apparve non essere finito, poiché dopo altri 53 secondi si udì nuovamente il vortice, unitamente ad una flebile voce maschile, che parve trarre origine dal vortice stesso, commentò l’appena pronunciata esclamazione di Mario Festa “Siete grandi !”

Il fenomeno durò per 2 minuti e 20 secondi dallo spegnimento della radio. Durante questo tempo Franco Santi ispezionò l’interno della radio con una pila tascabile il cui fascio di luce fu brevemente visibile attraverso il vetro della scala parlante della sintonia.

Quest’ultima parte dell’esperimento, non essendo stato pianificato, colse di sorpresa tutti i ricercatori. In tutte le tre parti dell’esperimento (radio accesa con valvole installate, radio accesa con valvole rimosse e radio spenta con valvole rimosse) le voci uscirono inequivocabilmente dall’altoparlante della radio con la stessa intensità sonora e chiarezza, indipendentemente del leggero calo di qualità (leggermente più lente) avvenuto dopo lo spegnimento della radio.

La radio fu quindi riaccesa per un breve periodo senza però udire più alcuna voce, quindi l’esperimento fu considerato concluso.

Franco Santi ruotò quindi la radio di 90° in modo da consentire un’accurata ispezione del suo interno da parte di tutti i presenti con le luci ambiente tutte accese. Sia la dott.ssa Cardoso che il prof. Fontana scattarono delle fotografie per documentare l’interno della radio e le cinque valvole rimosse. L’avvocato Amerigo Festa, oltre a documentare tutto l’esperimento con videocamera, provvide anche a stillare un dettagliato verbale sulle condizioni ambientali e sugli eventi conseguenti alla rimozione delle valvole da parte di Franco Santi e allo spegnimento della radio da parte del Bacci. Tale verbale è stato firmato da tutti i presenti quale evidenza della correttezza degli eventi riportati.

 

Gli autori del presente rapporto e tutti gli altri osservatori presenti considerano questo esperimento di enorme importanza nella storia della Ricerca Psichica in quanto la persistenza delle voci in assenza delle valvole e durante il periodo in cui la radio fu spenta, elimina la possibilità di una frode e di una ricezione fortuita di radiotrasmissioni.

L’esperimento fu fatto alla presenza e con la partecipazione di ricercatori con esperienza pluriennale nella Transcomunicazione Strumentale ed in altre aree della Ricerca Psichica (questo è il caso del prof. Mario Festa, del radiotecnico Franco Santi e del perito aeronautico Paolo Presi, tutti esperti in radiotecnica ed inoltre Paolo Presi possiede un’esperienza specifica quale ascoltatore delle onde corte con licenza SWL N° 2330): ciò non dà spazio a critiche per scarsa osservazione o altre forme di errore da parte dello sperimentatore.

I risultati di questo esperimento, unitamente a quelli dell’esperimento del prof. Festa e del radiotecnico Santi del 2002, forniscono una valida evidenza dell’autenticità delle voci ottenute da Marcello Bacci.

Gli eventi acustici rilevati dalla registrazione audio si possono così riassumere:

 

t = 00 sec  Bacci spegne radio.

                   Silenzio.

t = 11 sec   Si possono udire l’inizio di fischi modulati (sonorità simili a colpi di frusta) ed il segnale convenzionale ricorrente simile ad un vortice d’aria.

t = 21 sec   Si inizia ad udire una voce frammista a fischi.

t = 44 sec   La voce finisce ma si possono udire ancora fischi ed il vortice.

t = 50 sec   I fischi finiscono.

t = 56 sec    Il vortice finisce.

Silenzio

t = 109 sec  Si inizia a udire un nuovo vortice.

t = 127 sec       Nello sfondo si può udire una debole voce maschile che sembra commentare l’esclamazione di Mario Festa “Siete grandi!”.

t = 140 sec       Fine del vortice e fine del contatto.

                    Silenzio. 

 

*Editore di ITC Journal, Direttore dell’ ITC Journal Research Centre; **Fisico c/o l’Università di Napoli; ***ex-Presidente della Society for Psychical Research; **** Perito aeronautico, Ricercatore in ITC.  Tutti quatto gli Autori sono Soci Ricercatori de ‘Il Laboratorio’, Laboratorio Interdisciplinare di Ricerca Biopsicocibernetica di Bologna, Italia.

 

 

Riferimenti

Bacci, M. (1985).  Il Mistero Delle Voci Dall’Aldilà.  Roma: Edizioni Mediterranee.

Brune, F. (1993).  Les Morts Nous Parlent.  Paris: Philipp Lebaud.

Brune, F. and Chauvin, R. (1999).  A L’Ecoute de L’Au-Delà.  Paris: Philippe Lebaud.

Festa, M. (2002).  A particular experiment at the psychophonic centre in Grosseto, directed by Marcello Bacci.  ITC Journal (Cadernos de TCI) 10, 27-31.

Senkowski, E. (1995).  Instrumentelle Transkommunikation.  Frankfurt: R. G. Fischer Verlag.

Trajna, C. (1985).  Introduction in Bacci’s Il Mistero Delle Voci Dall’Aldilà.  Roma: Edizioni Mediterranee.

 

Versione italiana tradotta dall’inglese da Paolo Presi



 


[1] ITC è l’acronimo di Instrumental TransCommunication (Transcomunicazione Strumentale)

[2] DRV è l’acronimo di Direct Radio Voice.

 

Edda CattaniLa realtà delle voci nella I.T.C.
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Voci dall’aldilà

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UN SINGOLARE ESPERIMENTO NEL CENTRO PSICOFONICO DI GROSSETO,

DIRETTO DA MARCELLO BACCI.



di

                                                                                  Salvatore Festa 





  

 

 Marcello Bacci, a diritto, oramai appartiene alla Storia della fenomenologia paranormale. Le “Voci” della radio di Grosseto hanno fatto il giro del mondo e, senza ombra di dubbio, oggi il fenomeno Bacci è, nel campo della psicofonia, uno dei più importanti se non il più importante  nel mondo. Numerosi libri sono stati scritti sul fenomeno delle voci di Marcello Bacci che, imperterrito da oltre 35 anni, va avanti nella sua ricerca con la sua vecchia radio a valvole; quante mamme sono passate per il “centro”, quanti ricercatori sono accorsi a sincerarsi sulla autenticità del fenomeno; ma mai nessuno ha cercato di decifrare quel “mistero” di come avviene la comunicazione con le “Entità” mediante l’utilizzo di una vecchia radio a valvole e sintonizzata sulle onde corte e perciò ad alte frequenze.

Ne è passata di acqua sotto i ponti, ma mai nessuno che si soffermasse a riflettere su ciò che accadeva durante la sperimentazione, che tra i fenomeni paranormali, rimane una delle più autentiche e suggestive.

Da anni il caro Marcello dà appuntamento agli amici del gruppo ed a quelle mamme “fortunate” che riescono a fare breccia nel cuore di un vecchio (si fa per dire) maremmano. Per tutti l’appuntamento è il Venerdì, un quarto alle nove, per poi cominciare la sperimentazione alle nove in punto. In una sala quasi sempre gremita fino al colmo delle possibilità, Marcellino dà il segnale d’inizio delle “ostilità” pregando di chiudere la porta (nessuno  riesce più ad entrare, per alcun motivo), di spegnere le luci e di preparare i registratori in pausa, in attesa del ”collegamento”.

Da circa sei anni ho il privilegio di assistere agli esperimenti di Bacci ed ancora più di sedere, prima dietro, oggi al fianco di Marcello, dopo il passaggio all’altra dimensione dell’indimenticabile Silvana Annovazzi Pagnotta (come amava firmarsi), Silvana per tutti noi, che è stata una pietra miliare ed un costante punto di riferimento per il centro psicofonico di Grosseto e non solo.

E’ grazie a questo privilegio, se ho potuto “scrutare” il fenomeno da tutte le angolazioni e le sfaccettature, avendo così immediatamente la certezza dell’autenticità del fenomeno stesso. Il fenomeno delle voci di Bacci è autentico e non v’è trucco di sorta! Dopo circa 30 minuti di attesa, durante i quali Marcello svaria con la manopola della sintonia tra i  7 e 9 MHz alla ricerca di un zona a fruscio bianco, ecco che improvvisamente il silenzio è rotto dalla voce di Marcello che ci preannuncia che “li sente” e subito dopo accade il primo fatto sensazionale; in quell’intervallo di frequenze di cui si è detto sopra,  vengono spazzati via tutti i segnali radio e si instaura un’unica portante che si preannuncia con un suono analogo al fruscio del vento; allora Marcello si rivolge alla radio e li chiama :<<AMICI>> siamo qua, potete farvi sentire? E loro, che non aspettano altro si fanno sentire e come! Non sto qui a raccontare quello che successivamente avviene, perché tutti gli addetti ai lavori sanno bene quello che accade: messaggi chiari e convincenti, messaggi  pieni di contenuti esoterici e risposte più o meno coerenti alle domande formulate; e che dire delle voci dei “RAGAZZI” che suscitano sempre straordinarie emozioni in tutti i presenti; quando parlano “I RAGAZZI” una sensazionale e coinvolgente atmosfera d’amore aleggia nella sala e la commozione prende corpo soprattutto nei diretti interessati.

 
Ma questa mia testimonianza non vuole aggiungere nulla a tutto quello che è stato scritto sul fenomeno delle voci di Bacci e di cui gli sperimentatori sono ben a conoscenza; questo breve scritto vuole essere solo una testimonianza di eventi sensazionali ed importanti sul piano della ricerca, eventi che sono accaduti nel corso dell’ultima sperimentazione venutasi Sabato 13 Aprile a Grosseto.

 

Siccome ho avuto il piacere di associarmi a quella importante  iniziativa intrapresa dal gruppo del “LABORATORIO”, d’accordo con Daniele Gullà, ho deciso di partecipare alla seduta del 13 Aprile da Marcello Bacci, portando con me due strumenti professionali  per la determinazione dei campi elettrici e magnetici da impiegare durante la sperimentazione stessa. E per questo ho approntato uno snello e veloce protocollo, in base ad un ragionamento semplice e coerente: 

Se è vero che durante il fenomeno delle voci si instaura una portante, dopo aver spazzato via tutte le altre frequenze, questa portante doveva provenire da qualche “trasmettitore” ed avere la stessa struttura fisica delle onde elettromagnetiche che costituiscono appunto le onde radio; e per questo con l’ausilio degli strumenti, si dovrebbe avere la possibilità di misurare sia  l’intensità  del campo elettrico ( espressa in  Volt/metro (V/m) che di quello magnetico (espressi in milli Tesla  (mT) nel momento in cui si instaura la portante  che poi darà luogo al fenomeno delle voci.
Gli strumenti professionali impiegati sono stati i seguenti:

Rivelatore di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici:
Campi ad alta frequenza: Apparecchio portatile EMR 300 BN 2244/31 della ditta WANDEL e GOLDERMANN, per la misurazione isotropica di campi elettromagnetici (Range 100 kHz ( 3 GHz) serial number 2P0120  calibrato il 31-04 -99, con range da 5 T a 10 mT e 0,1 V/m 100 kV/m.

Sonda tipo 8 per misura di campo elettromagnetico di frequenza compresa tra 100 kHz e 3 GHz. BN 2244/90 S/N – N- 0087.

Magnetic Field Monitor HI3550 3D HalL  SENSOR della ditta folAday INDUSTRIES per la misura dei campi magnetici statici a bassa frequenza (CAMPI HELF – 50 Hz ( 60 Hz) con range da 0,1 mT a 0,3 T.

 
 
I risultati dei rilievi effettuati sono stati i seguenti:
A RADIO SPENTA

MISURE DEL FONDO CAMPO ELETTRICO: 0,71 V/m

CAMPO MAGNETICO: 0 T

A RADIO ACCESA 

CAMPO ELETTRICO: 2,15 V/m

CAMPO MAGNETICO: 0,11 mT

 
Nel momento in cui si è instaurata la portante ed è iniziato il fenomeno delle voci, non si è avuta alcuna variazione apprezzabile  né del campo elettrico né del campo magnetico.
Successivamente si è proceduto, tra lo sconcerto generale e le grida delle mamme, ad effettuare una sperimentazione sconcertante e sconvolgente per alcuni versi.
L’ex collaboratore di Marcello Bacci, il sig. Franco Santi, provetto elettrotecnico, cui bisogna esprimere tutta la nostra gratitudine ed i più vivi ringraziamenti per quanto ha fatto, ha avuto l’ardire, con il mio assenso, in pieno fenomeno delle voci di togliere due valvole dalla radio; per prima ha tolto la valvola deputata alla modulazione delle frequenze detta appunto oscillatore convertitore tipo ecc85, e ciò è stato ininfluente, perché il ricevitore, essendo sintonizzato su onde corte, il fatto è stato irrilevante per il funzionamento della Radio.

Successivamente, sempre tra il brusio e le grida degli astanti, ha tolto anche la seconda valvola, detta oscillatore locale e convertitore a media frequenza tipo ech81 che ha messo completamente a tacere  le onde corte.

È stato così che ho potuto spaziare   (con il consenso di Marcello) con la manopola della sintonia  su tutto l’arco delle frequenze ed ho potuto constatare “l’assenza assoluta di qualsivoglia segnale” nel mentre il collegamento con le voci dell’aldilà continuava imperterrito. straordinario! Ma allora che cosa stava accadendo? Le leggi della fisica classica erano stravolte: le “entita” continuavano  a parlare come se niente fosse accaduto.
Dando un rapido sguardo agli strumenti evidenziavo i seguenti valori dei campi:

CAMPO ELETTRICO: 0,54 ( 0,81) V/m

CAMPO MAGNETICO: 0 T –

A questo punto è incominciato il mio disorientamento totale cercando di trovare all’istante una spiegazione fisica di quello che stava accadendo che, se da un lato mi destava un senso di “delusione” perché gli strumenti non avevano evidenziato  il “nascere” del  fenomeno delle voci, d’altro lato mi davano anche altre sconcertanti conferme.
Dopo circa 40 minuti, quando il fenomeno delle voci è cessato, ho preso a spaziare su  tutto l’arco delle frequenze con la “manopola” della sintonia , ma non si è avuto il benché minimo segnale; allora il Sig. Santi ha reinserito una per volta le due valvole, e subito la radio ha ripreso a funzionare regolarmente e gli strumenti di  rivelazione sono tornati ai valori di campi iniziali. 

Come interpretare tutto ciò che è accaduto? 

La sperimentazione è stata positiva o negativa? 

Che cosa di nuovo abbiamo scoperto? 

Dipende da quale angolazione si vuole inquadrare il fenomeno. Innanzitutto il fatto che nel momento in cui si è instaurata la “portante” gli strumenti non hanno evidenziato alcuna variazione dei campi elettrici e magnetici e una validazione ufficiale dell’assoluta autenticità del fenomeno delle voci, perché se ci fosse stato “imbroglio” (un trasmettitore nei paraggi) avremmo dovuto evidenziare agli strumenti con incremento del campo elettrico e magnetico. 

Ma ciò sta anche a significare, e qui nascono i tanti perché, che l’instaurarsi della portante da parte delle ENTITA’ ed il conseguente fenomeno delle voci, anche se ha la parvenza di un sistema di trasmissione ad onde elettromagnetiche, è un fenomeno del tutto sconosciuto; forse potremmo provare a spiegarlo con la meccanica quantistica, facendo delle opportune ipotesi sull’ENERGIA dello SPIRITO e sul MEZZO (o MEDIUM) intermediario tra le due dimensioni. 

Una cosa è certa: il fenomeno delle voci avviene solo alla presenza di Bacci. Ed allora qual è il ruolo del Medium?

L’energia (pensiero) dello Spirito, opportunamente modulata (Loro parlano di vibrazioni!) viene trasferita al medium che la trasforma con il suo cervello in onde elettromagnetiche dando luogo alla trasmissione radio. Tutto ciò è possibile spiegarlo con la fisica classica. Certamente no! Bisogna fare delle opportune ipotesi che non prescindono  dalla conoscenza che abbiamo della fenomenologia paranormale, conoscenza acquisita grazie alla straordinaria e ricca messaggistica ricevuta. L’uomo sopravvive alla morte e la sua Energia (lo Spirito) non si dissolve ma ritorna sotto forma di onde alla sua dimora iniziale nell’immenso serbatoio cosmico conservando intatte  le proprie prerogative di conoscenze etc. e sopravvivendo alla morte del corpo  fisico.
Sempre per amore della ricerca della verità, utilizzeremo le nostre modeste conoscenze della fisica e, con l’ausilio degli strumenti professionali sofisticati, cercheremo, nelle prossime sperimentazioni, di fare chiarezza su questo straordinario fenomeno delle voci. Noi, a differenza di altri ricercatori, non ci nascondiamo. Siccome “crediamo” perché abbiamo visto e sperimentato, cerchiamo di spiegare, di comprendere di trovare una soluzione al problema. E’ troppo semplicistico assumere posizioni di diniego. Ma per fortuna, a differenza di tanti altri (scusate l’immodestia) noi abbiamo il DONO della FEDE che, come diceva il Grande INIZIATO, fa scalare ogni montagna, il più irta che sia. 




  

Edda CattaniVoci dall’aldilà
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