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Il terzo segreto di Fatima

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IL MESSAGGIO DI FATIMA 

(Episodi a seguito delle apparizioni)

 A lato una copia fotostatica  della rivista “Ilustração Portuguesa

del 29 ottobre 1917 ritraente la folla che osserva il ‘miracolo del sole’.

Stanzione Don Marcello

L’angelo a Fatima si manifesta sotto la figura di un giovane di 14-15 anni, più bianco della neve che il sole faceva diventare trasparente come se fosse di cristallo, e di una grande bellezza come dichiara Lucia. La novità dell’apparizione angelica di Fatima sta nel gesto dello spirito celeste di offrire l’ostia e il calice del sangue eucaristico ai tre pastorelli affinchè facciano la santa Comunione. Una tale gesto angelico non è contenuto nei Vangeli e da diversi teologi è considerato “assai misterioso” ma Don Marcello Stanzione ne offre una esauriente spiegazione.

Don Marcello Stanzione è l’autore di due libri molto facili da leggere, sulla storia di Natuzza Evolo che si trova in “mistica e guarigioni”.

(v.anche biografia di Don Marcello in “Natuzza Evolo”)

FATIMA (Portogallo) – La “principale preoccupazione” di ogni sacerdote dev’essere la “fedeltà” e la “lealtà” verso la propria “vocazione”. E’ il richiamo pronunciato da Benedetto XVI nella cerimonia dei Vespri celebrata con il clero portoghese nella chiesa della Santissima Trinità, a Fatima, dove Ratzinger è stato accolto da circa diecimila fedeli e dalle campane che suonavano a distesa.

“Permettetemi di aprirvi il cuore – ha detto il Papa – per dirvi che la principale preoccupazione di ogni cristiano, specialmente della persona consacrata del ministro dell’Altare, dev’essere la fedeltà, la lealtà alla propria vocazione, come discepolo che vuole seguire il Signore”.

Il monito di Benedetto XVI a non tradire la missione sacerdotale arriva all’indomani delle parole con cui il Pontefice ha fatto presente che la più grande “persecuzione” contro la Chiesa oggi viene non dall’esterno ma dai “peccati” che esistono al suo interno.

“In quest’anno sacerdotale che volge al termine – ha aggiunto Ratzinger durante la cerimonia dei Vespri – scenda su tutti voi una grazia abbondante perché viviate la gioia della consacrazione e testimoniate la fedeltà sacerdotale fondata sulla fedeltà di Cristo”. E ancora:  “Guai al Pastore che rimane zitto vedendo Dio oltraggiato e le anime perdersi”.

“TERZO SEGRETO DI FATIMA”

Moltissimo si è ipotizzato, per ben più di mezzo secolo, sul famoso “Terzo segreto di Fatima”, cioè su quella parte del discorso della Madonna, alla sua terza apparizione, che Lucia non riporta nel proprio racconto in quanto la stessa Santissima Vergine le disse: «Questo non lo dite a nessuno. A Francesco sì, potete dirlo».Le prime due parti – se si vuole “i primi due segreti” del messaggio di Fatima, riguardanti la predizione della Seconda Guerra Mondiale e l’ascesa e il crollo del comunismo in Russia – furono messe per iscritto da suor Lucia nel 1941, su ordine del Vescovo di Leiria e le abbiamo lette prima. Nel 1944, suor Lucia mise per iscritto anche il Terzo segreto e, prima di consegnare all’allora Vescovo di Leiria-Fatima la busta sigillata contenente questa parte del messaggio della Madonna, scrisse sulla busta esterna che poteva essere aperta solo dopo il 1960 o dal Patriarca di Lisbona o dal Vescovo di Leiria.

 

Alla domanda molto diretta posta nel 2000 a suor Lucia dal Mons. Tarcisio Bertone «Perché la scadenza del 1960? È stata la Madonna ad indicare quella data?», suor Lucia aveva risposto: «Non è stata la Signora, ma sono stata io a mettere la data del 1960 perché, secondo la mia intuizione, prima del 1960 non si sarebbe capito: si sarebbe capito solo dopo».

La busta contenente il Terzo segreto di Fatima fu invece aperta, nel 1959, da Papa Giovanni XXIII, che dopo aver letto il segreto decise di rinviare la busta sigillata al Sant’Uffizio e di non rivelarlo. Papa Paolo VI lesse il contenuto nel 1965 e anch’egli si comportò come il suo predecessore. Papa Wojtyla, dopo l’attentato subito il 13 maggio 1981, richiese la busta, di cui lesse il contenuto il 18 luglio 1981, ma lo ha rivelato solo nel 2000, in occasione del passaggio dal Secondo al Terzo millennio (e quando già la sua salute era minata dal Parkinson).

 

Il testo del Terzo segreto, rivelato a Lucia il 13 luglio 1917 nella Cova di Iria a Fatima, secondo quanto divulgato con un documento ufficiale dal Vaticano il 26 giugno del 2000, è il seguente:

«Scrivo in atto di obbedienza a Voi mio Dio, che me lo comandate per mezzo di sua Ecc.za Rev.ma il Signor Vescovo di Leiria e della Vostra e mia Santissima Madre.
Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo, indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa che è Dio: “qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio». Tuy, 3-1-1944

Indubbiamente il Terzo Segreto si riferisce principalmente a un castigo spirituale. Di gran lunga peggiore, ancora più spaventoso delle carestie, delle guerre e delle persecuzioni, perché riguarda le anime, la loro salvezza o la loro eterna dannazione. Il defunto Padre Alonso, nominato nel 1966 archivista ufficiale di Fatima dal Vescovo Venancio, ha dimostrato che ciò è quanto contiene il Terzo Segreto.
.. Il 10 settembre 1984, il Vescovo Cosme do Amaral, attuale Vescovo di Leiria e Fatima, nell’Aula Magna dell’Università della Tecnica di Vienna, dichiarò ..: “Il Terzo Segreto di Fatima non parla né di bombe atomiche né di testate nucleari, né di missili SS20. Il suo contenuto”, ha aggiunto “riguarda solamente la nostra Fede. Identificare il Segreto con annunci catastrofici o con un olocausto nucleare vuol dire distorcere il significato del Messaggio. La perdita della Fede di un continente è cosa peggiore dell’annientamento di una nazione; ed è vero che, in Europa, la Fede è in continua diminuzione” [Il Vescovo poteva fare questa affermazione così grave perché è un dogma della Chiesa Cattolica che per essere salvato dalle fiamme eterne dell’inferno ogni Cattolico non deve perdere la Fede. Ovviamente l’annientamento fisico non è un male così grave come la perdita eterna delle anime nell’inferno. Ecco perché questa punizione proclamata nel Terzo Segreto è peggiore della guerra e della morte.]. .. Ciò significa che la tesi di Padre Alonso è ora confermata pubblicamente dal Vescovo di Fatima: concerne la terribile crisi all’interno della Chiesa. Si tratta della perdita della Fede nella nostra era predetta dall’Immacolata Vergine ..
.. “In Portogallo il dogma della Fede sarà sempre custodito, ecc.”. Questa breve frase che la veggente aggiunse intenzionalmente e con sicurezza quando scrisse per la seconda volta .. la conclusione del [terzo] Segreto nelle sue Memorie .. ci fornisce in modo molto discreto la chiave del Terzo Segreto. Ecco il ragionevole commento di Padre Alonso: “In Portogallo il dogma della fede sarà sempre custodito”. Questa frase implica in tutta chiarezza lo stato di crisi della Fede che avverrà nelle altre nazioni. Vi sarà quindi una crisi della Fede, mentre il Portogallo la salverà. .. Se ‘In Portogallo i dogmi della Fede saranno sempre custoditi’ si può dedurre con assoluta chiarezza che in altre parti della Chiesa questi dogmi stanno diventando oscuri o potranno persino andare perduti”.
.. Aggiungeremo che il Cardinale Ratzinger stesso ha parlato in tal senso a Vittorio Messori, affermando che il Terzo Segreto riguarda “i pericoli che minacciano la Fede e la vita dei Cristiani”.
.. il Terzo Segreto insiste sulle pesanti responsabilità delle anime consacrate, dei preti e persino degli stessi Vescovi in questa crisi della Fede senza precedenti che da 25 anni ha colpito la Chiesa. [Per] citare Padre Alonso: “E’ quindi assolutamente probabile che il testo del Terzo Segreto faccia allusioni concrete alla crisi della fede nella Chiesa e alla negligenza degli stessi pastori”. Egli parla inoltre di “lotte interne proprio in seno alla Chiesa e di gravi negligenze pastorali da parte delle alte gerarchie”, e di “deficienze da parte della più alta gerarchia della Chiesa”. [Questo..] spiega infine perché i Papi, fin dall’ottimista Giovanni XXIII, hanno esitato, ritardato e incessantemente rimandato la sua pubblicazione, cercando a ogni costo di tenerlo nascosto.


 

Edda CattaniIl terzo segreto di Fatima
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Bambini angeli veggenti.

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Angela Volpini che, da bambina, vide la Madonna

 

A Cattolica quest'anno avremo la possibilità di interrogarci sulle visioni mariane; infatti sarà con noi Angela Volpini che, da bambina, vide la Madonna e che, gentilmente, ha voluto accordarci la possibilità di raccontarlo direttamente al nostro uditorio.

Protagonista di un’esperienza mistica straordinaria, avvenuta dal ’47 al ’56, che ancora bambina la catapultò al centro della cronaca e dell’attenzione di moltitudini di persone e di fedeli, Angela Volpini si distingue nettamente da ogni altra persona che ha vissuto analoghe esperienze di apparizioni della Madonna, per il coraggio e la capacità di rielaborare questa sua esperienza in un pensiero la cui peculiarità principale è quella di aiutare l’uomo a rendersi consapevole delle sue infinite possibilità di sviluppo, e a riconoscere la felicità nella qualità della relazione con gli altri: "E’ cambiando la concezione del sacro e del divino che l’uomo può cambiare il modo stesso di guardare al mondo e alla sua vita.
Solo se ha una visione positiva di sé e del
proprio futuro, infatti, l’uomo può assumersi fino in fondo le sue responsabilità, fare scelte orientate al suo bene e al tempo stesso al bene dell’umanità, fino a divenire persona in grado di progettare la comunità come arte di vivere insieme nella gioia".

 La creatività della persona serve per rendere il mondo come noi lo immaginiamo nel nostro desiderio d’amore e armonia. La creatività di ogni persona è il dono singolare che essa può fare agli altri e a tutto il mondo. Ed è, appunto, con la creatività che ci si pone in relazione unica e originale con ogni altra persona. E questa relazione fra le persone è l’inizio della comunità. Non ci può essere comunità se non vi è persona…. Non c’è persona se non c’è relazione creativa tra le persone…. E la persona nasce da un proprio autonomo atto creativo ispirato dal desideriodesiderio, il quale contiene sia il nostro fine che la nostra identità, appunto, come desiderio". – Per meglio proporre questa sua innovativa visione dell'uomo e del mondo, nel 1958 Angela fonda il Centro culturale "Nova Cana", quale luogo di confronto e di dialogo in cui fosse realmente possibile valorizzare e riconoscere nelle istanze, nei desideri e nelle esigenze profonde della persona umana, il fondamento della libertà e della creatività. Oltre ad aver fondato e promosso "Nova Cana", Angela si è sempre dedicata anche all’accoglienza e all’"ascolto" delle migliaia di persone che hanno visto in lei un riferimento sia sul piano personale che culturale; ha scritto decine di saggi e articoli a circolazione ristretta; ha pubblicato i libri: "Resurrezione di Dio" (1984), "La Madonna accanto a noi" (1990) e "Capire Maria" (2003); ha tenuto cicli di conferenze sia in Italia che all’estero e si è via via confrontata con molti tra i maggiori intellettuali e scienziati del nostro tempo.

Tutti i dettagli di questa meravigliosa esperienza nel sito della veggente:

http://www.angelavolpini.it/it/home.htm
 

Edda CattaniBambini angeli veggenti.
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