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La Vergine di Guadalupe

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Il Papa in Messico alla Vergine di Guadalupe

Ricordando la visita del 2016

 

Con gli oltre venti milioni di pellegrini che lo visitano ogni anno, il santuario di Nostra Signora di Guadalupe, in Messico, è il più frequentato e amato di tutto il Centro e Sud America. Sono pellegrini di ogni razza e d’ogni condizione – uomini, donne, bambini, giovani e anziani – che vi giungono dalle zone limitrofe alla capitale o dai centri più lontani, a piedi o in bicicletta, dopo ore o, più spesso, giorni di cammino e di preghiera.
L’apparizione, nel XVI° secolo, della “Virgen Morena” all’indio Juan Diego e’ un evento che ha lasciato un solco profondo nella religiosità e nella cultura messicana. La basilica ove attualmente si conserva l’immagine miracolosa e’ stata inaugurata nel 1976. Tre anni dopo e’ stata visitata dal papa Giovanni Paolo II, che dal balcone della facciata su cui sono scritte in caratteri d’oro le parole della Madonna a Juan Diego: “No estoy yo aqui que soy tu Madre?”, ha salutato le molte migliaia di messicani confluiti al Tepeyac; nello stesso luogo, nel 1990, ha proclamato beato il veggente Juan Diego, che è stato infine dichiarato santo nel 2002.
Che cosa era accaduto in quel lontano secolo XVI° in Messico? Con lo sbarco degli spagnoli nelle terre del continente latino-americano aveva avuto inizio la lunga agonia di un popolo che aveva raggiunto un altissimo grado di progresso sociale e religioso. Il 13 agosto 1521 aveva segnato il tramonto di questa civiltà, quando Tenochtitlan, la superba capitale del mondo atzeco, fu saccheggiata e distrutta. L’immane tragedia che ha accompagnato la conquista del Messico da parte degli spagnoli, sancisce per un verso la completa caduta del regno degli aztechi e per l’altro l’affacciarsi di una nuova cultura e civiltà originata dalla mescolanza tra vincitori e vinti. E’ in questo contesto che, dieci anni dopo, va collocata l’apparizione della Madonna a un povero indio di nome Juan Diego, nei pressi di Città del Messico. La mattina del 9 dicembre 1531, mentre sta attraversando la collina del Tepeyac per raggiungere la città, l’indio e’ attratto da un canto armonioso di uccelli e dalla visione dolcissima di una Donna che lo chiama per nome con tenerezza. La Signora gli dice di essere “la Perfetta Sempre Vergine Maria, la Madre del verissimo ed unico Dio” e gli ordina di recarsi dal vescovo a riferirgli che desidera le si eriga un tempio ai piedi del colle. Juan Diego corre subito dal vescovo, ma non viene creduto.
Tornando a casa la sera, incontra nuovamente sul Tepeyac la Vergine Maria, a cui riferisce il suo insuccesso e chiede di essere esonerato dal compito affidatogli, dichiarandosene indegno. La Vergine gli ordina di tornare il giorno seguente dal vescovo, che, dopo avergli rivolto molte domande sul luogo e sulle circostanze dell’apparizione, gli chiede un segno. La Vergine promette di darglielo l’indomani. Ma il giorno seguente Juan Diego non può tornare: un suo zio, Juan Bernardino, è gravemente ammalato e lui viene inviato di buon mattino a Tlatelolco a cercare un sacerdote che confessi il moribondo; giunto in vista del Tepeyac decide perciò di cambiare strada per evitare l’incontro con la Signora. Ma la Signora è là, davanti a lui, e gli domanda il perchè di tanta fretta. Juan Diego si prostra ai suoi piedi e le chiede perdono per non poter compiere l’incarico affidatogli presso il vescovo, a causa della malattia mortale dello zio. La Signora lo rassicura, suo zio è già guarito, e lo invita a salire sulla sommità del colle per cogliervi i fiori. Juan Diego sale e con grande meraviglia trova sulla cima del colle dei bellissimi “fiori di Castiglia”: è il 12 dicembre, il solstizio d’inverno secondo il calendario giuliano allora vigente, e né la stagione né il luogo, una desolata pietraia, sono adatti alla crescita di fiori del genere. Juan Diego ne raccoglie un mazzo che porta alla Vergine, la quale però gli ordina di presentarli al vescovo come prova della verità delle apparizioni. Juan Diego ubbidisce e giunto al cospetto del presule, apre il suo mantello e all’istante sulla tilma si imprime e rende manifesta alla vista di tutti l’immagine della S. Vergine. Di fronte a tale prodigio, il vescovo cade in ginocchio, e con lui tutti i presenti. La mattina dopo Juan Diego accompagna il presule al Tepeyac per indicargli il luogo in cui la Madonna ha chiesto le sia innalzato un tempio. Nel frattempo l’immagine, collocata nella cattedrale, diventa presto oggetto di una devozione popolare che si è conservata ininterrotta fino ai nostri giorni. La Dolce Signora che si manifestò sul Tepeyac non vi apparve come una straniera. Ella infatti si presenta come una meticcia o morenita, indossa una tunica con dei fiocchi neri all’altezza del ventre, che nella cultura india denotavano le donne incinte. E’ una Madonna dal volto nobile, di colore bruno, mani giunte, vestito roseo, bordato di fiori. Un manto azzurro mare, trapuntato di stelle dorate, copre il suo capo e le scende fino ai piedi, che poggiano sulla luna. Alle sue spalle il sole risplende sul fondo con i suoi cento raggi. L’attenzione si concentra tutta sulla straordinaria e bellissima icona guadalupana, rimasta inspiegabilmente intatta nonostante il trascorrere dei secoli: questa immagine, che non è una pittura, né un disegno, né è fatta da mani umane, suscita la devozione dei fedeli di ogni parte del mondo e pone non pochi interrogativi alla scienza, un po’ come succede ormai da anni col mistero della Sacra Sindone.
La scoperta più sconvolgente al riguardo è quella fatta, con l’ausilio di sofisticate apparecchiature elettroniche, da una commissione di scienziati, che ha evidenziato la presenza di un gruppo di 13 persone riflesse nelle pupille della S. Vergine: sarebbero lo stesso Juan Diego, con il vescovo e altri ignoti personaggi, presenti quel giorno al prodigioso evento in casa del presule. Un vero rompicapo per gli studiosi, un fenomeno scientificamente inspiegabile, che rivela l’origine miracolosa dell’immagine e comunica al mondo intero un grande messaggio di speranza. Nostra Signora di Guadalupe, che appare a Juan Diego in piedi, vestita di sole, non solo gli annuncia che è nostra madre spirituale, ma lo invita – come invita ciascuno di noi – ad aprire il proprio cuore all’opera di Cristo che ci ama e ci salva. Meditare oggi sull’evento guadalupano, un caso di “inculturazione” miracolosa, significa porsi alla scuola di Maria, maestra di umanità e di fede, annunciatrice e serva della Parola, che deve risplendere in tutto il suo fulgore, come l’immagine misteriosa sulla tilma del veggente messicano, che la Chiesa ha recentemente proclamato santo.

Autore: Maria Di Lorenzo

 

Edda CattaniLa Vergine di Guadalupe
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Le apparizioni a Medjugorie

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I messaggi della Madonna a Medjugorie

 

24 giugno 1981

 

Il Podbrdo è il luogo delle prime apparizioni 

 

Ore 18 circa: ha inizio l'avvenimento del secolo.

La Madonna si e' fermata a Medjugorje.

Sei giovani della parrocchia di Medjugorje, Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic, Ivan Dragicevic, Ivan Ivankovic e Milka Pavlovic (questi ultimi due solo in questo giorno), vedono sulla collina Crnica (nella frazione di Biakovici, una delle quattro che formano il villaggio di Medjugorje), nel luogo chiamato Podbrdo, un'apparizione, una figura bianca con un bambino nelle braccia. Sorpresi e spaventati, non si avvicinano ad essa.

Il giorno dopo alla stessa ora, il 25/06/1981, quattro di loro, Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic ed Ivan Dragicevic, si sentono fortemente attirati verso il posto dove, il giorno precedente, hanno visto quella che hanno riconosciuto come la Madonna. Marija Pavlovic e Jakov Colo li raggiungono. Il gruppo dei veggenti di Medjugorje e' cosi formato. Pregano con la Madonna e parlano con essa. Da questo giorno hanno le apparizioni quotidiane, insieme o separatamente. Milka Pavlovic ed Ivan Ivankovic non hanno mai piu visto la Vergine.

Le apparizioni non sono legate a Medjugorje, ma alle persone: dovunque esse camminino per il mondo, li cammina anche Maria. 

 

Questa straordinaria immagine è stata scattata, durante un'apparizione della S.Vergine ai veggenti di Medjugorie. E' una testimonianza sconvolgente del come la Madonna voglia dare prova della Sua presenza. 

Messaggio del 25 gennaio 2011

Cari figli! Anche oggi sono con voi e vi guardo, vi benedico e non perdo la speranza che questo mondo cambierà in bene e che la pace regnerà nei cuori degli uomini. La gioia regnerà nel mondo perché vi siete aperti alla mia chiamata e all’amore di Dio. Lo Spirito Santo cambia la moltitudine di coloro che hanno detto si. Perciò desidero dirvi: grazie per aver risposto alla mia chiamata.

 

Messaggio del 25 febbraio 2011

Cari figli, la natura si risveglia e sugli alberi si vedono le prime gemme che porteranno un bellissimo fiore e frutto. Desidero che anche voi, figlioli, lavoriate sulla vostra conversione e che siate coloro che testimoniano con la propria vita, così che il vostro esempio sia il segno e l’esortazione alla conversione per gli altri. Io sono con voi e davanti a mio Figlio Gesù intercedo per la vostra conversione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

 

Messaggio del 25 marzo 2011

Cari figli, oggi in modo particolare desidero invitarvi alla conversione. Da oggi inizi una vita nuova nel vostro cuore. Figli, desidero vedere il vostro “si” e che la vostra vita sia il vivere con gioia la volontà di Dio in ogni momento della vostra vita. Oggi in modo particolare Io vi benedico con la mia benedizione materna di pace, d’amore e d’unione nel mio cuore e nel cuore del mio figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

 

Messaggio del 25 aprile 2011

Cari figli, come la natura dà i colori più belli dell'anno, così anch'io vi invito a testimoniare con la vostra vita e ad aiutare gli altri ad avvicinarsi al mio Cuore Immacolato perché la fiamma dell'amore verso l'Altissimo germogli nei loro cuori. Io sono con voi e prego incessantemente per voi perché la vostra vita sia il riflesso del paradiso qui sulla terra. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

 

Messaggio del 25 maggio 2011

Cari figli, la mia preghiera oggi è per tutti voi che cercate la grazia della conversione. Bussate alla porta del mio cuore ma senza speranza e senza preghiera, nel peccato e senza il sacramento della riconciliazione con Dio. Lasciate il peccato e decidetevi figlioli, per la santità. Soltanto così posso aiutarvi, esaudire le vostre preghiere e intercedere davanti all’Altissimo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

 

 

Messaggio da Medjugorje del 2 Giugno 2011

Cari figli, mentre vi invito alla preghiera per coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio, se guardaste nei vostri cuori capireste che parlo di molti di voi. Con cuore aperto domandatevi sinceramente se desiderate il Dio Vivente o volete metterlo da parte e vivere secondo il vostro volere. Guardatevi intorno, figli miei, e osservate dove va il mondo che pensa di fare tutto senza il Padre e che vaga nella tenebra della prova. Io vi offro la luce della Verità e lo Spirito Santo. Sono con voi secondo il piano di Dio per aiutarvi affinché nei vostri cuori vinca mio Figlio, la Sua Croce e Risurrezione. Come Madre desidero e prego per la vostra unione con mio Figlio e con la sua opera. Io sono qui, decidetevi! Vi ringrazio!

Messaggio dato a Mirjana Dragicevic

Message, February 2, 2010  – Apparizione a Mirjana

 

Cari figli, con amore materno oggi vi invito ad essere un faro per tutte le anime che vagano nella tenebra della non conoscenza dell’amore di Dio. Per poter illuminare più fortemente possibile ed attirare quante più anime possibili, non permettete che le falsità che escono dalle vostre bocche facciano tacere la vostra coscienza. Siate perfetti! Io vi guido con mano materna, con mano d’amore. Vi ringrazio."
  

PAOLO BROSIO: MI SONO CONVERTITO A MEDJUGORJE. ORA VOGLIO RESTITUIRE A DIO QUELLO CHE MI HA DATO

(16 dicembre 2009 a "Mattino Cinque")

 

 Oggi Paolo Brosio, giornalista e uomo di spettacolo è esplicito: " grazie a Medjugorje ho ritrovato la fede e mi sono convertito, oggi sono un’altra persona, mi sento vivo". Non è che io fossi ateo. Ma il mio era un cattolicesimo rituale, vuoto, anche stanco. Quello classico, ereditato dalla famiglia, messa di prima comunione, a Natale, Pasqua, e basta. Insomma, ero insoddisfatto del mio stile di vita, non piacevo a Cristo", né a me stesso". In più, due situazioni personali gravi ne avevano minato fede e certezze: " vero. Ho passato anni difficili. Prima la scomparsa di mio padre al quale ero molto legato,poi la separazione da mia moglie Gretel, molto dolorosa. Ero ridotto male". Grazie a quattro valenti e santi sacerdoti, Brosio si è avvicinato al pianeta Medjugorje: …… " devo a questi bravi preti se, prima sui libri, poi in pratica, ho conosciuto la realtà di Medjugorje". Sono stato a febbraio e sono tornato diverso, trasformato. Oggi credo davvero e voglio fare del bene. Devo dire che a Medjugorje la Madonna mi ha fatto avvicinare a Suo Figlio. La mia vita, grazie alla preghiera e al Santo Rosario è cambiata, si è stabilizzata sia in senso emotivo ed etico, che professionale.  Nel Rosario e nell’Avemaria ho trovato la mia bussola. Ora voglio restituire a Dio quello che mi ha dato". In concreto intendo aiutare e lo ho promesso a Gesù, una struttura di suor Cornelia, presente a Medjugorje che si occupa di bambini orfani e di anziani, l’alfa e l’omega, la fine e l’inizio della nostra vita". "… a maggio, con tutta probabilità, organizzerò da Pisa un volo Charter per Medjugorje, e oltre alla quota di iscrizione, da fissare, vi sarà un contributo da destinare appunto alla struttura di accoglienza per orfani ed anziani di suor Cornelia".  I particolari non sono ancora del tutto noti, ma chi volesse saperne di più potrà contattare la Onlus di Brosio a Milano denominata Fondatori Olimpiadi del Cuore al telefono               02 48 18 123       , un bella e nobile iniziativa che vi segnaliamo e che merita ogni favore. Dice ancora Brosio: " credo che sia giusto dire: la mia, a Medjugorje, è stata davvero una conversione fulminante, ho compreso la bellezza della fede, l’importanza dei sacramenti e dell’aiuto fraterno. Credo che questa esperienza vada divulgata e fatta conoscere. La Madonna ci parla, ci invita alla pace e alla solidarietà". Brosio non lo dice apertamente, lo rivelerà a giorni, ma nelle foto scattate vi è qualche segno strano: " preferisco mantenere prudenza, può darsi che sia un difetto di luminosità della macchina fotografica. Ma dagli scatti fatti nella Chiesa emergono inspiegabili macchie luminose difficilmente spiegabili. Ora non ne parlo, lo farò solo dopo attento studio tecnico per non dare appigli ai soliti scettici e denigratori. Una cosa è certa: a Medjugorje la mia vita è cambiata e mi sono convertito".

 
Edda CattaniLe apparizioni a Medjugorie
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Bambini angeli veggenti.

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Angela Volpini che, da bambina, vide la Madonna

 

A Cattolica quest'anno avremo la possibilità di interrogarci sulle visioni mariane; infatti sarà con noi Angela Volpini che, da bambina, vide la Madonna e che, gentilmente, ha voluto accordarci la possibilità di raccontarlo direttamente al nostro uditorio.

Protagonista di un’esperienza mistica straordinaria, avvenuta dal ’47 al ’56, che ancora bambina la catapultò al centro della cronaca e dell’attenzione di moltitudini di persone e di fedeli, Angela Volpini si distingue nettamente da ogni altra persona che ha vissuto analoghe esperienze di apparizioni della Madonna, per il coraggio e la capacità di rielaborare questa sua esperienza in un pensiero la cui peculiarità principale è quella di aiutare l’uomo a rendersi consapevole delle sue infinite possibilità di sviluppo, e a riconoscere la felicità nella qualità della relazione con gli altri: "E’ cambiando la concezione del sacro e del divino che l’uomo può cambiare il modo stesso di guardare al mondo e alla sua vita.
Solo se ha una visione positiva di sé e del
proprio futuro, infatti, l’uomo può assumersi fino in fondo le sue responsabilità, fare scelte orientate al suo bene e al tempo stesso al bene dell’umanità, fino a divenire persona in grado di progettare la comunità come arte di vivere insieme nella gioia".

 La creatività della persona serve per rendere il mondo come noi lo immaginiamo nel nostro desiderio d’amore e armonia. La creatività di ogni persona è il dono singolare che essa può fare agli altri e a tutto il mondo. Ed è, appunto, con la creatività che ci si pone in relazione unica e originale con ogni altra persona. E questa relazione fra le persone è l’inizio della comunità. Non ci può essere comunità se non vi è persona…. Non c’è persona se non c’è relazione creativa tra le persone…. E la persona nasce da un proprio autonomo atto creativo ispirato dal desideriodesiderio, il quale contiene sia il nostro fine che la nostra identità, appunto, come desiderio". – Per meglio proporre questa sua innovativa visione dell'uomo e del mondo, nel 1958 Angela fonda il Centro culturale "Nova Cana", quale luogo di confronto e di dialogo in cui fosse realmente possibile valorizzare e riconoscere nelle istanze, nei desideri e nelle esigenze profonde della persona umana, il fondamento della libertà e della creatività. Oltre ad aver fondato e promosso "Nova Cana", Angela si è sempre dedicata anche all’accoglienza e all’"ascolto" delle migliaia di persone che hanno visto in lei un riferimento sia sul piano personale che culturale; ha scritto decine di saggi e articoli a circolazione ristretta; ha pubblicato i libri: "Resurrezione di Dio" (1984), "La Madonna accanto a noi" (1990) e "Capire Maria" (2003); ha tenuto cicli di conferenze sia in Italia che all’estero e si è via via confrontata con molti tra i maggiori intellettuali e scienziati del nostro tempo.

Tutti i dettagli di questa meravigliosa esperienza nel sito della veggente:

http://www.angelavolpini.it/it/home.htm
 

Edda CattaniBambini angeli veggenti.
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