Gli Ultimi Articoli

La visita a San Leopoldo

No comments

Una giornata particolare

Potrei dire che sono “particolari” tutte le mie giornate e che ogni circostanza sembra essere segnata da un preciso disegno. Dopo l’incontro di Cattolica ho avuto modo di avvicinare la mamme di Vera, una nostra conoscenza amica che più volte è intervenuta con il suo “gruppo” di Udine ai nostri incontri. Debbo premettere che Maria e la stessa dolce figura di “Vera” hanno spesso cosparso del loro profumo le nostre iniziative. Questa piccola creatura sembra inserirsi nella mia quotidianità come amorevole, delicata presenza, sempre portatrice di amore e di pace. A lei debbo la conoscenza di persone “speciali” nella mia storia ed anche i “segni” esistenziali che sa trasmettere con il suo “Volo Libera”.

Vengo alla mattina del 6 dicembre in cui il gruppo di Udine, coordinato da Maria, ha deciso di raggiungere in devoto pellegrinaggio il Santuario di San Leopoldo a Padova. Non sapevo di questo incontro e nemmeno come esso sarebbe avvenuto … sapevo solo che Maria mi aveva chiamato e che io dovevo andare. Quel Santuario per me rappresentava la storia di un mio passato ormai lontano, quando con mio marito ed i bimbi si andava a vedere il presepe “dai cappuccini”. Era questa un’allegra forma di convivialità francescana che lasciava in noi una piacevole sensazione di mistica presenza.

Padre Leopoldo non era ancora il “santo” e a Padova, l’unico con tale appellativo, rimaneva Sant’Antonio, ma il nome del fraticello andato via in odore di santità diveniva sempre più coinvolgente. Il ritrovarmi ora davanti all’evidente splendore di questa umile chiesetta e di tutto il contesto, mi ha lasciato piacevolmente emozionata.

Ma lascio la parola alla stessa Maria che l’ha vissuta in diretta:

 

Dopo tanti tentativi andati a vuoto nel tempo, finalmente ce l’abbiamo fatta a passare una giornata in convento, sotto le “cure “ di Padre Roberto, al  San Leopoldo a Padova.

 Era infatti un progetto ventilato più volte, anche perché questo uomo di Dio, aveva espresso a Dario e a me il desiderio di dedicare  un incontro a quanti  come noi, percorrono la strada  della condivisione e della crescita, dopo il grande dolore per la  dipartita  di un figlio o comunque di persone care.

Quindi, sabato 6 ottobre, un gruppetto di venti persone si sono trovate a vivere questa esperienza che alcuni non avevano mai fatto. Alle dieci del mattino siamo stati  accolti dal nostro Padre Roberto, che dopo averci offerto un caffè, ci ha invitato a fare un giro nel convento, dove in particolare ci ha fatto conoscere la figura di San Leopoldo Mandic.

 Poi, entrati scalzi in una cappellina ricavata in una stanzetta della sua “dependance”, un luogo che gli è stato riservato per i suoi numerosi incontri, abbiamo assistito ad una Santa Messa un po’ speciale.  Prima di iniziare la liturgia, ognuno di noi si è presentato ed un po’ raccontato. Sarà stato per  il nostro stare stretti in un piccolo spazio, i  bellissimi canti accompagnati con la chitarra da un giovane frate, ma soprattutto  la partecipazione  con cui Padre Roberto ha condotto la Messa, che  tutti noi ci siamo sentiti avvolti in un’atmosfera d’amore e di intensa commozione.

 Il  celebrante  ha letto un significativo brano del vangelo che il Signore gli aveva ispirato per noi, ha detto che era  certo  della presenza dei nostri cari durante la celebrazione, che  ad  uno ad uno sono stati ricordati. Poi, da una ciotolina colma di biglietti appositamente preparati, ognuno ha preso il suo a caso, e  ha letto e fatto proprio il messaggio che vi era scritto. Il momento della comunione è stato particolarmente bello  e sentito, poiché siamo andati a prenderci  l ‘eucaristia , dopo averla intinta nel vino,  per chi desiderava. 

 A fine Messa, con l’animo in pace, ci siamo dedicati al  momento conviviale  ed abbiamo gustato  i numerosi piatti e specialità che avevamo portato da casa e,…  non è mancato proprio niente (se non la frutta di Lucia, a casa con l’infuenza). Devo dire che i cibi sono stati  ben presentati e apprezzati (ce la caviamo come cuoche!). Il pranzo ha messo allegria a cui ha contribuito Padre Roberto con un paio di immancabili barzellette.

Che dire ancora? Che abbiamo espresso il desiderio di ritrovarci a fare nuovamente questa esperienza prima di Natale. Per chi desiderasse ripeterla e per coloro che non erano presenti, Padre Roberto ci ha già dato la prossima data che sarà sabato 1^ dicembre.

A titolo personale aggiungo che, ho visto i  volti dei partecipanti prima commossi e poi radiosi. Credo che siamo tornati a casa molto arricchiti…anche se il nostro caro frate ha ribadito  che è Lui che si ritiene arricchito con noi e che è stato contento di aver condiviso sofferenza …e poi  gioia.

La cappellina ove è stata celebrata la Santa Messa

era piena di "presenze"

IL SANTO DELLA RICONCILIAZIONE

E DELL'ECUMENISMO SPIRITUALE

San Leopoldo Mandic nacque a Castelnuovo d'Istria nel 1866 da una nobile famiglia della Dalmazia.
Nel 1882 entrò in Seminario (Seminario Serafico di Udine) e quindi si iscrisse alla facoltà di teologia di Venezia per poi consacrarsi interamente a Dio una volta terminati gli studi.

Nel 1890 fu ordinato sacerdote a Venezia,nella Basilica della Madonna della Salute.
Padre Leopoldo visse alcuni anni a Fiume e a Zara impegnandosi nel tentativo di riunire le Chiese Orientali alla Chiesa Cattolica. Per questo suo ardente apostolato viene chiamato"il Santo dell'Ecumenismo Spirituale".

San Leopoldo fu sopra ogni cosa "il Santo della Riconciliazione",straordinaria figura di ministro del Perdono,instancabile confessore a Padova, in quella che era divenuta la sua città di adozione.

Il Santo visse a Padova per ben trentaquattro anni,amato e stimato da tutti,consigliere spirituale e confessore sempre pronto ad ascoltare i penitenti con tanto amore e umana comprensione.
Il confessionale di Padre Leopoldo era in una piccola stanza, gelida in inverno. Davanti alla porticina stavano sempre molte persone alle quali il Santo dedicò tanto tempo della sua vita.
Il suo amore per le anime fu davvero grande.

Egli morì il 30 luglio 1942. Le sue spoglie mortali riposano nel Santuario di Padova,nella Cappella accanto alla celletta confessionale.
La tomba,aperta dopo ventiquattro anni, ne rivelò il corpo completamente intatto.
Fu beatificato da Paolo VI nel 1976 e canonizzato da Giovanni Paolo II nel 1983.

Il Santuario di San Leopoldo Mandic è in Piazzale S.Croce 44 a Padova.

Commenti

Commenti di facebook

Edda CattaniLa visita a San Leopoldo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *