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Guardarsi intorno!

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"Noi ci vediamo!"

 

Dopo l'accorato appello di una madre che ha lanciato su facebook il suo richiamo, ecco il commento  di P.V. all'articolo sulla "Giornata della Memoria" pubblicato qui sotto. Guardiamone un passo:

 

…Accorgersi così della presenza di tante vite che ci vengono incontro da ogni lato,
ognuna con il suo percorso, in attesa di essere da noi conosciute e riconosciute.
Cos'altro é stato il cammino di Gesù e dei suoi discepoli se non un guardare intorno?
Come si sarebbe espressa la forza liberante dei suoi gesti, se non fosse stata sollecitata
da un guardare compassionevole? 
E noi? Forse potremmo fare spazio ad una goccia di vita se solo guardassimo davvero.
Il samaritano, guarda e presta soccorso all'invisibile.
Il ladro, dalla croce guarda e apre il suo ultimo battito alla speranza…

 

Ecco la goccia di vita: una madre che non ha denaro per comperare un panino alla figlia ammalata, destinata ad una fine precoce, perchè già segnata da una malattia incurabile! E noi cosa possiamo fare oltre che lamentarci delle istituzioni, delle promesse mancate, dell'insensibilità delle persone…

Certo, possiamo dire: "Ti sono accanto con la preghiera…" mentre le ore passano inesorabili e ad una bimba si spegne sempre più il sorriso! Guardiamo questa creatura dal corpicino piagato  che aspetta una nostra risposta… e la sua Mamma… così dignitosa che vuole solo un lavoro per fargliela…

 

 

 

 

C'è anche chi scrive sulla bacheca: "Ditemi come possiamo aiutare realmente questa ragazza e la sua famiglia: non ci sono parole per descrivere il mio dissenso…. Noi, amiche e amici di fb, insieme possiamo farcela, ci basta solo sapere cosa possiamo fare!!!!! "

 

Grazie infinite a TUTTI. Ecco qua ciò che occorre: AMBROSIO ANGELA – Via Malacarne, 2 S.Gennaro Vesuviano (NA) 80040   Conto Posta posta-pay è 4023 6105 6956 8968 Codice fiscale MBRNGL66A41H931T



 

 

"ASSISTENZA E DIGNITA' PER MIA FIGLIA"

 

 

 

 

L'accorato appello di una mamma che da sola lotta contro la Klippel Trenaunay Weber la malattia rara di cui è affetta sua figlia Anna destinata a morire. Angela Ambrosio, una signora di San Giuseppe Vesuviano che da sedici lunghi anni convive con una gioia immensa e con un dramma che le dilania l'anima e la mente. La gioia infinita è sua figlia Anna. Le sue piccole conquiste, le emozioni, i gesti, gli sguardi e l'innata vanità di una ragazzina che, grazie all'amore incommensurabile di sua sorella Pina e di mamma Angela si conquista ogni giorno dei suoi dolorosi 16 anni di vita. Il dramma è la Klippel Trenaunay Weber. Una malattia rara per la quale non vi sono cure e che in fine al percorso ha un solo triste e nefasto epilogo. Al momento Anna sta vivendo una fase della malattia similare ad un malato terminale di cancro. Dolori atroci, necrosi, sanguinamenti, infezioni, linfoangite, metastasi in tutto il corpo e aggressività in momenti dolorosissimi. "Mia figlia è dolcissima, nonostante l'afasia e il ritardo intellettivo che l'ha colpita dopo un vaccino, ma che non ho potuto mai provare a causa della sua patologia. – dice mamma Angela – Anna capisce tutto e vive una sofferenza atroce sin dalla nascita. E' stata seguita dal secondo policlinico di Napoli, che diagnosticò la Klippell Trenaunay Weber, ma non contenta scrissi al centro di informazioni di malattie rare, che mi ghiacciarono con una lettera, che conservo ben stretta. Mi dicevano che non sapevano come aiutare Anna così come tanti altri nel mondo. Non c'erano cure". Poi l'inizio del calvario. Prima i ricoveri che pian piano si diradarono nel tempo, poi mille scuse, poi indirizzarono Angela alla terapia del dolore. "Ci andai con Anna,e loro mi dissero se provavo con gli oppiacei. – ricorda la signora – Nel giro di 24ore mia figlia aveva un blocco renale e per poco non moriva. Poi l'allontanamento definitivo dall'ospedale anche se il professore Andria, mi disse che se avessero avuto riscontri, per aiutare Anna mi chiamavano. Ma quando?" Angela è una mamma coraggiosa e da anni combatte una battaglia di dignità per la sua Anna che è stata lasciata sola sia dalle strutture ospedaliere che da quelle assistenziali territoriali. Quasi come se, visto che non si salverà da questo triste destino, fosse stata cancellata dalle persone che hanno diritto all'assistenza ed alla dignità della malattia. Anna risiede a San Gennaro Vesuviano, ma non va a scuola ed occuparsi della sua assistenza continua sono mamma Angela e Pina la sorella maggiore, che ha rinunciato agli studi universitari pur di accudire la sorella. Due donne sole. Ed Anna. A cui lo stato riconosce 480euro al mese. "Pago 345 al mese di fitto più spese condominiali e bollette. Come dobbiamo vivere?" – con amarezza affermo: "Io no ho più fiducia nelle istituzioni, non mi sento cittadina italiana. E dov'è l'articolo 1 della Costituzione italiana?"Angela anela ad un lavoro. Sino ad oggi, invece, le istituzioni non hanno fatto nulla nonostante le dovute insistenze,ho lavorato presso una cooperativa della 328 ambito nove come figura di assistente ai minori.nei comuni vesuviani "Purtroppo i pagamenti avvenivano ogni 5mesi e non tutta la retribuzione, mentre a me i soldi necessitavano tutti i giorni e fui costretta a lasciare", ricorda in questi anni ho anche registrato la fine del mio matrimonio con il disinteresse del padre di Anna. Ha trovato porte chiuse dappertutto e qualche associazione si è avvicinata solo per cercare di approfittare della condizione di Anna. Quello che è riuscita ad ottenere lo ha fatto solo con l'aiuto di una rete di persone amiche che l'hanno aiutata ad arredare la piccola casa in cui vivono. Non ha l'auto anche se Anna ama uscire. "Ci sono belle giornate di sole e stamattina mi ha detto: "io uscire". Dove la porto se non ho i soldi per comprarle un panino? – dice con la voce tremante, ma determinata – Senza di me Anna non avrebbe dignità e sto facendo di tutto affinchè non la perdi mai". vorrei acquistarla l'auto..ma l'accompagno di Anna non è reddito e non ho una busta paga per accedere ad un finanziamento..come fare non so..e l'auto è essenziale per me.Se gli succede qualcosa devo chiamare l'autoambulanza…!!!!!!E il lavoro per Angela è la condizione essenziale affinchè questo possa accadere dal momento che a Napoli non valgono le agevolazioni, che il Nord eroga a chi vive condizioni di estrema difficoltà per malattie così gravi come una casa ed un sussidio di 500euro al mese.Anna ama tantissimo il mecdonald.

 

 Questo appello deve trovare risposta… se siete in tanti a leggere queste mie pagine, non passate oltre!

 Sentite cosa mi scrive questa Mamma speciale:

"Grazie cara Edda,le dolci parole,del Signore che escono da voci lontane,riempiono il cuore sempre,e devo dire che la mia fede è stata la medicina di Anna,perchè solo chi crede vede le meraviglie di Dio,e io sono felice che Dio mi ha affidato un compito molto difficile,vedere la sofferenza in Anna e dire,"grazie Dio di avermi scelta e vivere questi giorni sulla terra in tua compagnia"il sorriso che mi dono' ha avuto un grosso compito essere allegre nel giorno delle sofferenze è solo un dono di Gesù,ringrazio DIO di poter avere persone che mi stanno vicino anche da lontano,grazie per le affettuose parole,un abbraccio affettuoso. "
 

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Edda CattaniGuardarsi intorno!

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  • Newsletter n. 6 | A.C.S.S.S. - 12 febbraio 2011 reply

    […] A questo proposito non posso dimenticare di farvi presente un'opera meritoria di cui possiamo immediatamente occuparci: si tratta della piccola ANNA e della sua eroica Mamma che ha bisogno di trovare un lavoro per curare e alimentare le sue figlie. Vi invito a leggere questa storia commovente che riporto direttamente nel nostro sito: http://www.acsss.it/sito/guardare-intorno/ […]

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